Associazione culturale Devolution Club

RELAZIONE

all’Assemblea ordinaria

(Bologna, 25 novembre 2006)

PREMESSA

Sebbene rivolta solamente ai soci riuniti nell’Assemblea ordinaria del Devolution Club, ai quali se ne chiederà una formale approvazione, questa relazione non si limita a rendere conto dell’attività svolta nel primo anno di vita della nostra Associazione, ma intende proporsi come una sintetica ricostruzione storica del cammino intrapreso dal Devolution Club fin dalla sua nascita come organizzazione di ricerca.

Essa forma pertanto un documento con cui il Devolution Club si racconta, e sulla cui base si renderà più semplice misurare il percorso fin qui svolto e programmare meglio il futuro.

Questa prima Assemblea ordinaria si riunisce al termine del Convegno bolognese Processi di devolution e transizioni costituzionali negli Stati unitari (dal Regno Unito all’Europa (24-25 novembre 2006), importante momento di snodo dell’esperienza del Devolution Club nel quale si riassume la ”doppia identità” di un sodalizio di ricerca nato nel 2002 come organizzazione informale ed erettosi nel 2006 in Associazione culturale.

BREVE STORIA

Il Devolution Club ha iniziato la sua attività alla fine del 2002, allorché si decise di coordinare alcuni gruppi di ricerca già attivi presso Università italiane e il cui interesse, attuale o potenziale, verteva su questioni connesse alle tematiche del decentramento territoriale e delle trasformazioni costituzionali.

Punto comune era una condivisa attenzione per il sistema costituzionale britannico, nel quale la devolution aveva da alcuni anni mosso i suoi primi passi, e la padronanza del metodo comparativo (la gran parte dei primi aderenti al Devolution Club, e in seguito anche molti altri adepti, erano e sono anche soci sia dell’Associazione di Diritto Pubblico Comparato ed Europeo e attivi collaboratori della sua Rivista).

Oltre che dalle esperienze precedentemente maturate nel corso di anni di ricerca condotti secondo il metodo della comparazione giuspubblicistica, l’iniziativa traeva inoltre la sua ispirazione dal diretto collegamento con il Programma di ricerca Devolution and Constitutional Change, avviato nel 2000 nel Regno Unito sotto l’egida dell’Economic and Social Research Council (ESRC) sotto il coordinamento nazionale del Prof. Charlie Jeffery.

Risale infatti a un precedente incontro di questo Programma ESRC, ovvero al Seminario “European Policy-Making and the Regional Level in EU Member States” (Università di Manchester, 18-19 aprile 2002), al quale Alessandro Torre era stato invitato come relatore, l’idea di formare una branca italiana della ricerca in corso nel Regno Unito.

Di tale proposta, nel novembre 2002 (Milano-Bocconi) il Devolution Club sarebbe stata la concretizzazione. Suoi promotori erano il Proff. Tania Groppi e Alessandro Torre.

Vi si costituivano alcune unità locali a Bari, Bologna, Siena, Trento, alle quali si sarebbero aggiunte in seguito Roma-Luiss e Roma-Lumsa.

Queste unità tuttavia non si identificavano strettamente con le sedi universitarie indicate poiché vi confluivano individualmente ricercatori di diverse altre Università i quali tutti si impegnavano a cooperare al progetto di ricerca Devoluzione e mutamento costituzionale nel Regno Unito – Un’indagine italiana, avviato nel 2002 e giunto alle sue conclusioni (che comunque sono intermedie in un percorso di ricerca destinato a ulteriori sviluppi) con l’odierno Convegno bolognese.

Per ciascuno di essi si individuava, nel quadro dei progetti di ricerca delle singole unità, una pista individuale. Buona parte di questi impegni sono stati rispettati e i papers che saranno pubblicati nel vol. II degli Atti del Convegno bolognese lo testimonieranno.

Nel gennaio 2006 il Devolution Club ha “cambiato pelle”. Da aggregazione spontanea si è trasformato in Associazione culturale dotata di un proprio Statuto e registrata in Bari. Sette i fondatori che ne formano il Consiglio Direttivo, ovvero i Proff. Marina Calamo Specchia (incaricata della Segreteria/Tesoreria), Carlo Casonato, Tommaso Edoardo Frosini, Laura Montanari, Francesco Palermo, Angelo Rinella e Alessandro Torre (designato come Presidente).

Sebbene più formale vista la sua struttura associativa, il Devolution Club resta un’organizzazione semplice.

Per precisa volontà del Direttivo, non esistono più unità locali strutturate come nel Progetto di ricerca avviato nel 2002 e “federate” nell’Associazione, bensì soci ordinari (oggi circa 100; purtroppo lamentiamo con dolore e nostalgia la perdita del Prof. Giuseppe Floridia, che è stato uno dei primi e più entusiasti soci), soci onorari (primo, e per il momento unico, è il Prof. Giuseppe De Vergottini) e un Comitato scientifico formato esclusivamente da colleghi stranieri provenienti da Università europee ed extraeuropee.

Tuttavia non è un mistero che in alcuni gruppi locali, operanti presso le Università di Bari, Bologna, Lecce, Roma Tre, Roma-Lumsa, Roma-Luiss, Sassari, Siena, Trento, si configurino tuttora le componenti più propositive dell’Associazione. Ma da molte altre Università si registrano presenze individuali di considerevole rilievo: Catania, Cosenza, Firenze, Foggia, Insubria, Genova, Macerata, Milano-Bocconi, Milano-Statale, Napoli Due, Parma, Pescara, Roma “La Sapienza”, Teramo, Trieste, Udine, Verona, EURAC di Bolzano).

L’ATTIVITÀ SCIENTIFICA

Secondo l’impostazione data al Devolution Club nel 2002, si fissavano le tappe intermedie della comune ricerca e si concordava di riunirsi almeno una volta l’anno per mettere a punto il lavoro.

Si svolgevano pertanto nel 2003, 2004 e 2005 i workshops annuali:

Devoluzione e mutamento costituzionale nel Regno Unito – Un’indagine italiana Devolution and Constitutional Change in the United Kingdom – An Italian Survey

Siena, 3-4 giugno 2003

Relatori/discussants: Ricardo Gomez, Charlie Jeffery, Andrew Scott, Alessandro Torre,

Devolution e Unione Europea: un primo bilancio

Devolution and the European Union: A Basic Assessment

Bari , 7-8 giugno 2004

Relatori/discussants: Chris Himsworth, Patricia Hogwood, Charlie Jeffery, Peter Leyland

Asimmetria delle istituzioni e asimmetria dei diritti ?

Asymmetry of Institutions and Asymmetry of Rights?

Trento, 27-28 maggio 2005

Relatori/discussants: Nicholas Bamforth, Noreen Burrows, Chris Himsworth, Ian Leigh, Peter Leyland, Rori O’Connell, Roberto Toniatti.

che hanno consentito non solo di arricchire in modo considerevole il bagaglio delle nostre conoscenze e di elevare il livello del dibattito interno, ma anche creare rapporti stabili e molto collaborativi con colleghi delle Università britanniche alcuni tra i quali sono oggi nel nostro Comitato scientifico (in particolare Peter Leyland avrebbe contribuito a tutti gli incontri quale discussant permanente) e di formare lo “spirito” fortemente dialogico e amichevole che caratterizza il Devolution Club.

Diversi altri incontri erano tenuti in altre sedi sotto forma di seminari “volanti, secondo una formula elastica e lasciata all’autogestione delle singole unità locali, purché coerente con la comune ispirazione metodologica e con le tematiche e gli obiettivi del progetto di ricerca comune e dei progetti particolari :

Costituzione europea e luoghi della sovranità

EU Constitution-Making and the Sovereignty Issue

Bari, 30 ottobre 2003

Relatori/discussants: Sir Neil MacCormick, Silvio Suppa, Alessandro Torre

Verso una Corte Suprema nel Regno Unito ?

Siena, 30 gennaio 2004

Relatori/discussants: Peter Leyland, Alessandro Torre

The Impact of Devolution to the Scottish Parliament on the UK Parliament at Westminster

Roma, 26 febbraio 2004

Relatori/discussants: Carmela Decaro, Tommaso Edoardo Frosini, Tania Groppi, Chris Himsworth, Alessandro Torre

(atti pubblicati nel volume a cura di C. Decaro, Parlamenti e Devolution in Gran Bretagna, Roma, Luiss University Press, 2005)

La devolution nel Regno Unito. Una valutazione dei risultati

Devolution in the United Kingdom. As Assessment

Roma, 26 febbraio 2004

Relatori/discussants: Chris Himsworth, Alessandro Torre

Fiscal Devolution

Bologna, 30 marzo 2004

Relatori/discussants: Justin Frosini, Peter Leyland, Andrea Morrone

Federalismo e devolution in Italia

Bari, 8 luglio 2004

Relatori/discussants: Tommaso Edoardo Frosini, Luciano Vandelli, Gianfranco Viesti

(in cooperazione con Fondazione “Di Vagno”, Fondazione “Gramsci”, Osservatorio Pugliese sul Federalismo)

Quale riforma per la Costituzione?

Bari, 3 dicembre 2004

Relatori/discussants: Antonio d’Atena, Massimo Luciani, Guido Meale

(in cooperazione con Fondazione “Di Vagno”, Fondazione “Gramsci”, Osservatorio Pugliese sul Federalismo)

Metropolitan Devolution at Work: The Case of Greater London

Roma, 14 aprile 2005

Relatori/discussants: Tommaso Edoardo Frosini, Angelo Rinella, Alessandro Torre, Anthony Travers

Composizione e funzioni delle Seconde Camere in Italia e in Europa

Roma, 11 ottobre 2006

Relatori/discussants; Domenico Amirante, Augusto Barbera, Salvatore Bonfiglio, Marina Calamo Specchia, Caterina Filippini, Francesco Palermo, Alessandro Torre, Tommaso Frosini,

(in cooperazione con l’Università Roma Tre)

L’idea di raccogliere l’immenso materiale scientifico prodotto con tali eventi in un annuario del Devolution Club, pur promettente nella sua ispirazione iniziale, purtroppo non ha trovato alcuna realizzazione concreta.

Ai seguenti convegni internazionali, attraverso le sue unità, il Devolution Club prestava il suo apporto collaborando con altre associazioni o centri di ricerca:

La Costituzione Britannica

The British Constitution

Bari, 29-30 maggio 2003

(con Ass.DPCE; Hansard Society for Parliamentary Government, Dottorato di ricerca in Istituzioni e Politiche Comparate-Bari)

(Atti pubblicati nei due volumi a cura di A. Torre e L. Volpe, La Costituzione Britannica / The British Constitution, Torino, Giappichelli, 2005)

Il potere estero degli enti substatali

The External Powers of Sub-National Entities

Trento, 13-14 febbraio 2004

(con Associazione DPCE, Eurac Bolzano, ITC Trento, IFÖ Innsbruck)

Assemblee legislative regionali e forma di governo nei sistemi decentrati

Regional Councils and Devolved Forms of Government

Palermo, 15 dicembre 2005

(con CCSDD-Bologna, EURAC Bolzano, LUMSA)

(Atti pubblicati nel volume a cura di E.A.. Conde, L. Pegoraro, A. Rinella, Assemblee legislative regionali e forma di governo nei sistemi decentrati, Bologma CLUEB, 2006)

Isole nel diritto pubblico comparato ed europeo

Sassari, 19 maggio 2006

(in cooperazione con Ass. DPCE)

Si creava inoltre una consuetudine di rapporti con la ricerca delle Università britanniche, che nel frattempo sviluppavano il loro Programma sotto l’egida dell’Economic and Research Council (concluso nel 2006).

Delegazioni del Devolution Club, di volta in volta più numerose, intervenivano ogni anno ai convegni britannici

Devolution in Northern Ireland: Record and Prospects

Belfast, 4 marzo 2003

Devolution in Wales: The Scorecard

Cardiff, 24 giugno 2004

Governing Scotland: Open Questions on the Future of Scottish Politics

Edinburgo, 18 marzo 2005

Devolution: The Impact on Politics, the Economy and Public Services

Londra, 10 marzo 2006

venendo loro riservate condizioni partecipative di particolare favore: le spese di viaggio erano a carico dei singoli partecipanti, e l’ospitalità alberghiera e le quote di iscrizione agli eventi erano offerte dal Programma britannico.

L’importanza di questo collegamento si ravvisa nel fatto che con esso si sono stabiliti validi rapporti di collaborazione e di scambio scientifico (da cui hanno tratto profitto numerosi Dottorandi di ricerca) con le Università di Cardiff, Edimburgo, Glasgow, Reading, con la London Metropolitan University, con la London Westminster University, con l’University College London, con la London School of Ecomimics, e occasionali contatti con altre sedi universitarie del Regno Unito.

Questo impegno continua: una delegazione del Devolution Club è in procinto di recarsi a Oxford (European Studies Centre – St. Anthony’s College / 28-30 novembre 2006), per il Convegno Disintegrating States in an Integrating Europe ? New and Old Challenges.

E infine, seguendo il percorso dei rapporti italo-britannici, nella primavera 2006 si inaugurava una nuova iniziativa, ossia la conferenza

Constitutional Change in the United Kingdom: A Dialogue between Italian and British Comparative Public Lawyers

Londra, Istituto Italiano di Cultura, 11 marzo 2006

Relatore: Alan Trench

primo di una serie di appuntamenti che, secondo i programmi elaborati dal Direttivo, con cadenza annuale impegneranno costituzionalisti italiani e britannici in un dialogo su temi attinenti alla trasformazioni dei rispettivi ordinamenti costituzionali.

IL PROGETTO COFIN 2004

Perché questa elencazione di eventi (che pure renderebbe legittima la manifestazione di un certo senso di orgoglio per l’intensa attività svolta dal Devolution Club nel suo priimo quadriennio di vita) non sia intesa come una mera lista, occorre sottolineare come attraverso queste iniziative si sia accumulato un notevole bagaglio di esperienze, riflessioni e contatti dal quale nel 2004 scaturiva il Progetto di Ricerca di Interesse nazionale (PRIN), cofinanziato dal MIUR, dal titolo

Struttura dello Stato, decentramento territoriale dei poteri e trasformazioni costituzionali: dalla devolution britannica ai processi di regionalizzazione in Italia e in alcuni Stati unitari europei

che, sotto il coordinamento nazionale del Prof. Luigi Volpe, ha riunito otto sedi locali: Bari, Firenze, Lecce, Roma-Lumsa, Roma-Luiss, Sassari, Siena e Trento, nella maggior parte delle quali operano soci del Devolution Club.

Si può pertanto sostenere che la riflessione nata all’interno del Devolution Club sia stato l’ispiratrice e l’anima di un PRIN che non solo ha sviluppato una ricerca impegnativa, di ampio raggio tematico e metodologicamente avanzata, ma anche ha coinvolto una quantità di ricercatori molto superiore all’effettiva composizione delle unità locali e ha trovato interlocutori autorevoli e disponibili nei docenti dell’Alma Mater bolognese, che tecnicamente non erano parte del PRIN ma che, come se vi avessero partecipato fin dall’inizio, hanno messo a nostra disposizione la propria sede e le proprie risorse scientifiche e organizzative per favorire la buona riuscita dell’evento. E ai quali, ovviamente, va il caldo ringraziamento del Devolution Club.

Dedicato al tema

Processi di devolution e transizioni costituzionali negli Stati unitari (dal Regno Unito all’Europa

The Devolution Process and Constitutional Transitions in Unitary States (from the United Kingdom to Europe)

Bologna, 24-25 novembre 2006

L’evento è stato preceduto da seminari “devoluti” :

Human Rights in the United Kingdom: Devolved or Reserved or What ?

Bari, 23 novembre 2006

Relatore: Chris Himsworth

Constitutional Engineering and the Government of Wales Act 2006

Bari, 23 novembre 2006

Relatore: Alan Trench

The English Question

Bologna, 23 novembre 2006

Relatore: Robert Hazell; discussane: Peter Leyland

Is the United Kingdon Moving Towards a Documentary Constitution ?

Firenze, 22 novembre 2006

Relatore: Patricia Leopold

UK Devolution and EU Policy-Making: New Roles for Regional Actors

Roma, 23 novembre 2006

Relatore: Patricia Hogwood

Devolution and Inequality in Access to Medical Reeatment: the “Post Code Lotteries”

Trento, 23 novembre 2006

Relatore: Noreen Burrows

nei quali autorevoli colleghi britannici, prima di intervenire come relatori e discussants nel Convegno bolognese, hanno incontrato studenti, dottorandi e docenti delle Università ospitanti offrendo loro riflessioni su temi specifici.

Si tratta di un modo inedito di tenere un incontro accademico. Partendo dalle sedi locali e dagli incontri con singoli gruppi di ricerca, la nostra comunità scientifica si è infatti riunita presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna che è sembrata fin dall’jnizio la sede più adatta per ospitare un momento di sintesi intellettuale che si connette alla cultura riformista britannica). In tal modo il Convegno ha espresso efficacemente lo spirito che anima la maggior parte dei soci e dei simpatizzanti del Devolution Club, ovvero di un gruppo ampio di persone che, pur seguendo percorsi intellettuali autonomi e differenziati, attraverso la comune pratica della comparazione giuspubblicistica e della ricostruzione dei sistemi costituzionali si dichiarano disposti a mettere insieme il proprio lavoro nonché – chi più e chi meno – le proprie risorse materiali e scientifiche.

Il Convegno, e la lunga attività di preparazione e co-gestione che lo ha preceduto, ha messo a confronto diversi stili e modalità di organizzazione della ricerca giuscomparatistica, in verità non sempre tra loro in perfetta sintonia ma comunque disposti a mettersi in gioco in un progetto comune. Questa formula sembra buona e potrà essere riproposta anche in seguito.

Ma se una critica deve essere comunque espressa, essa per dovere di chiarezza va orientata nel senso di esigere un maggior senso di condivisione da chiunque programmi la propria partecipazione a un impegnativo progetto di ricerca, che nel mettere in comune le risorse può trovare uno degli elementi della propria riuscita.

Tale senso di condivisione va apprezzato sotto il duplice profilo intellettuale (ovvero creando occasioni intermedie di dibattito e di cooperazione, e mettendole a disposizione del dibattito comune) e materiale (ovvero destinando all’impresa comune una parte non marginale delle risorse finanziarie acquisite ed evitando in tal modo la logica del “prendi i soldi e scappa”).

In ogni caso, l’esito del Convegno bolognese, a cui tutti i presenti hanno preso parte, si misurerà non solo nelle tracce che il confronto scientifico ha lasciato in tutti noi, ma anche negli Atti che si spera di riuscire a dare alle stampe entro il primo semestre del 2007 (ovviamente tale obiettivo potrà essere realizzato con la cooperazione di tutti coloro i quali si sono lasciati coinvolgere nell’evento) e nel lavoro futuro.

LA COMUNICAZIONE

Fin dalle origini, il Devolution Club ha molto investito sulle politiche di comunicazione.

Nel periodo 2002-06, il primo canale comunicativo e di informazione è stata la mailing list, attraverso la quale erano inviati in giro dati, informazioni, testi scritti e papers, notizie di convegni e relativi inviti, ecc.

La consistenza dell’indirizzario superava di molto le 400 unità, il che, nonostante numerosi segnali di apprezzamento (solo tre fra i destinatari delle newsletters, che erano scritte in italiano e in inglese e diffuse prevalentemente in Italia e in Europa, chiedevano di essere cancellati dalla lista), nel corso del tempo ha reso farraginoso questo sistema di diffusione sollevando anche qualche timore in tema di rispetto della privacy.

Dal gennaio 2006 l’invio di queste newsletters “di massa” era diradato, e si inaugurava un nuovo bollettino informativo inviato esclusivamente ai soci.

Nasceva nel frattempo anche il sito www.devolutionclub.it, che si è rivelato un efficace strumento di comunicazione.

Le sue principali sezioni sono state, fin dall’esordio, quelle delle news (con una aggiornata informazione su convegni, seminari, eventi del Devolution Club e non) e dei links (con istituti e associazioni di ricerca, biblioteche, organizzazioni governative italiane, britanniche ed europee, ecc.). Anche il progetto di ricerca intorno al quale si era creato il Devolution Club “prima maniera” trovava ampio spazio in un’ampia sezione realizzata in quattro lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo).

La diffusione dei papers invece era realizzata prevalentemente attraverso la mailing list.

Con il tempo, il website – curato dall’unità di Bari con la consulenza esterna di un’impresa privata di programmazione che finora ha collaborato in via amichevole e volontaria, ma per la cui futura attività si chiederà il passaggio a una forma di retribuzione – si arricchiva di nuove sezioni.

Tra queste, una sezione specificamente dedicata ai papers (che registra un record di alcune migliaia di letture); una inaugurata con il dibattito sul referendum costituzionale del 2006 (formata da alcune subsezionI: una informativa sul testo della Costituzione e sul progetto di sua riforma; una dedicata alle ragioni del “no” e a quelle del “sì”; un’ultima riservata al dibattito post-referendario); e una di recensioni (finora poco utilizzata).

Si prevede peraltro di aprire nuovi settori del website, tra cui:: un “dizionario della devolution; un ampia sezione dedicata alla bibliografia; un archivio on line; e, in linea con gli sviluppi dell’attività dell’Associazione, sezioni dedicate all’attività dei Dottorati e ai progetti di ricerca e alle politiche di decentramento territoriale in altri Paesi /Francia, Spagna, Est europeo).

Molto numerose – e provenienti da tutto il mondo – le connessioni al sito fino al dicembre 2005. Ma il vero successo si registra dal momento in cui il Devolution Club si è trasformato in Associazione culturale: dal 29 gennaio 2006 (data in cui è stato attivato un nuovo servizio di rilievi statistici degli accessi al sito) alla data di materiale presentazione di questa relazione, le letture di pagina si stanno rapidamente avvicinando alle 170.000.

Ciò dimostra che il website è un poderoso strumento di comunicazione posto al servizio non solo della nostra Associazione, ma anche e soprattutto di numerosissimi osservatori esterni, il che implica solleva molte responsabilità e richiede molto impegno. Per quanto riguarda le prime, il Direttivo è ben lieto di assumerle su di sé garantendo la correttezza della gestione del servizio e la sua affidabilità scientifica. Il secondo invece richiede una cooperazione sempre maggiore di tutte le componenti dell’Associazione, e si spera che ciò si realizzi nel futuro in modo da rendere più articolata e completa la struttura del website.

La funzionalità del website si misura anche in relazione ai collegamenti telematici e alla sintonia scientifica che si è creata con altri centri di ricerca. Fra questi si menzionano in modo particolare, per la costante attenzione che è riservata alla nostra attività, il portale www.consultaonline.it coordinato a Genova dal Prof. Pasquale Costanzo, i britannici Federal Trust e Hansard Society for Parliamentary Government, lo Standing Group on Regionalism afferente all’European Consortium for Political Reserach, la Fondazione Robert Schuman, il CCSDD di Bologna, l’Associazione dei Costituzionalisti francesi, il neo-costituito Adam Smith Research Centre dell’Università di Glasgow.

All’atto della sua costituzione in Associazione, il Devolution Club si è anche dotato di un ufficio-stampa, affidato a persona di fiducia della Presidenza.

L’attività di questo ufficio è stata molto proficua nel periodo del dibattito pre-referendario. In questa occasione il Devolution Club e in particolare il suo Direttivo (sebbene, da alcuni rilievi effettuati, vi risultasse ampiamente prevalente la posizione a favore del “no” e numerosi suoi soci si siano attivamente impegnati in tal senso) ha scelto la via dell’informazione sulle opposte ragioni. Su proposta dell’ufficio stampa, due membri del Direttivo (Tommaso Edoardo Frosini e Alessandro Torre) si sono confrontati su un organo di stampa di grande diffusione illustrando rispettivamente, in conformità con le loro opinioni, gli argomenti del “sì” e del “no”, e si ritiene che in questo confronto sereno e leale, ma condotto con rigore e senza nulla concedere all’avversario, si sia esplicitato lo spirito sportivo della nostra Associazione.

PROGETTARE LO SVILUPPO

È giunto il momento di sottoporre all’Assemblea la parte propositiva.

Il Direttivo del Devolution Club riunito a Milano il 29 settembre 2006 ha espresso l’orientamento che, se il 2006 è stato l’anno dell’impianto dell’Associazione, il biennio 2007-08 deve essere considerato come la fase del consolidamento e dello sviluppo.

Senza che ciò significhi in alcun modo un diradamento dei rapporti con la ricerca britannica, il Devolution Club estenderà la sua indagine comparativa ai processi di decentramento in atto nelle democrazie europee di maggior tradizione e in quelle in cui si stanno realizzando impegnative transizioni costituzionali di lungo periodo. Per le prime, si pensa in particolare alla Francia e alla Spagna; per le seconde, all’area dei Balcani e dell’Europa orientale. E resta beninteso, come del resto si evince dagli spunti posti a confronto nel Convegno di Bologna appena concluso e dalle posizioni del Direttivo, che il decentramento italiano resta una premessa maggiore del nostro impegno, che la nostra riflessione si sviluppa attraverso il metodo comparativo, e che le politiche che latamente si definiscono di devolution sono una lente attraverso cui intendiamo tenere sotto osservazione i grandi processi di trasformazione costituzionale.

A tal proposito è appena il caso di evidenziare che chiunque ipotizzi che il nome Devolution Club lasci supporre o sospettare che la nostra Associazione sia in posozione di collateralismo rispetto alla disordinata politica devolutiva intrapresa nel nostro paese, o una sua sostenitrice ideologica o politica, è del tutto fuori strada. La nostra ricerca sulle forme storiche di devolution, che hanno origine nel Regno Unito e che incontrano l’interesse dei riformatori in altre democrazie europee ove essa si configura sotto diverse forme, nasce da lontano e pertanto le argomentazioni di chi surrettiziamente sollevi ancora dubbi su tale questione vanno liquidate con atteggiamento di superiorità intellettuale.

Senza dire della circostanza che diversi aderenti al Devolution Club, tra cui due membri del suo Direttivo, sono attualmente impegnati in progetti di ricerca riuniti nel PRIN 2005 Il pluralismo nella transizione costituzionale dell’area balcanica: diritti e garanzie (coordinatore nazionale: Prof. Roberto Toniatti), un’espressione recente dell’ampio sviluppo scientifico dell’Associazione è la promozione di un ambizioso PRIN 2006 sul tema Dalla circolazione dei modelli al dialogo tra sistemi giuridici: le “vie di comunicazione” del costituzionalismo contemporaneo (coordinatore nazionale: Prof. Luigi Volpe) che collega unità di ricerca tutte targate Devolution Club nelle Università di Bari, Roma-Luiss, Roma-Lumsa, Siena e Trento.

Obiettivo di questo PRIN è scandagliare attraverso quali percorsi dialogici si stia affermando su scala globale un nuovo lessico (e, si vorrebbe ipotizzare, anche nuovi contenuti e nuovi valori) del costituzionalismo contemporaneo.

All’atto della scrittura di questa relazione, si è ancora in attesa del responso del MIUR che, qualora positivo, darebbe un ulteriore, considerevole respiro scientifico, accademico e finanziario all’attività della nostra Associazione. Ma se malauguratamente questo Progetto non sarà finanziato, esso resta comunque un validi percorso di ricerca che il Devolution Club potrebbe realizzare in autogestione.

Ciò detto, questi gli orientamenti per il 2007:

  • secondo dialogo costituzionalistico italo-britannico sul tema Riformare la Costituzione italiana: oltre il referendum (Londra, Istituto Italiano di Cultura – 13 aprile 2006), con relazione del Prof. Giuseppe Franco Ferrari e intervento di una autorevole “controvoce” britannica che è stata individuata nel Prof. Sir Basil Markesinis (con il quale sono in corso contatti epistolari); nostri “agenti” londinesi sono i Proff. Nello Pasquini (Oxford) e Peter Leyland ;

  • subordinatamente all’approvazione del PRIN 2006, organizzazione di un Convegno “interinale” sul tema del dialogo costituzionalistico contemporaneo ;

  • pubblicazione (in due volumi e sotto l’egida dell’Associazione DPCE) degli Atti del Convegno di Bologna, e (in volume autonomo) dei materiali dei seminari “devoluti” organizzati nel pre-convegno ;

  • sviluppo di una più diretta collaborazione l’Associazione Italiana dei Costituzionalisti ;

  • incremento del numero dei soci 2007 e apertura dell’Associazione ad adesioni europee (in particolare britanniche, francesi e spagnole) ;

  • più intenso coinvolgimento dei membri del Comitato scientifico nelle attività scientifiche dell’Associazione ;

  • promozione di progetti di ricerca autonomi, organizzazione di seminari e giornate di studio promosse dai gruppi locali di ricerca ;

  • potenziamento dei servizi offerti dal website ;

  • promozione della partecipazione di dottorandi di ricerca e di giovani ricercatori a seminari e convegni in Europa.

Le proposte dell’Assemblea su tali prospettive di impegno, che volutamente sono qui presentate “a maglie larghe” per dare spazio alla volontà dei soci, saranno le benvenute.

Ma l’odierna di oggi è anche la sede più opportuna per porre in risalto una prospettiva d impegno di più ampio respiro, invitando l’Associazione a tenere d’occhio, per la primavera 2008, il Convegno La Costituzione francese / La Constitution Française, che nel cinquantenario della Quinta Repubblica si sta programmando a Bari, e al quale il Devolution Club sarà chiamato a cooperare sia rientrando tra i promotori dell’evento, sia attraverso le proprie competenze scientifiche e la propria partecipazione.

I dettagli sull’evento saranno meglio precisati nei primi mesi del 2007.

Per fare tutto ciò si renderà necessario il potenziamento finanziario dell’Associazione, che per il momento si sostiene pressoché esclusivamente, in via diretta, con le quote associative (e indirettamente con i fondi di ricerca di cui tutti disponiamo)

A parte, si presenta un breve resoconto finanziario a cura della Prof. Marina Calamo Specchia (a norma di Statuto, il consuntivo 2006, relativo al primo anno di attività dell’Associazione, sarà presentato alla prima Assemblea ordinaria del 2007).

Si invita l’Assemblea ad aprire il dibattito su questa relazione e, se lo ritiene opportuno, ad approvarla dando mandato al Direttivo – e alle persone di volta in volta da questo incaricate – di renderla operativa per quanto riguarda gli orientamenti programmatici.

Bologna, 25 novembre 2006 Per il Consiglio Direttivo:

Prof. Alessandro Torre