Associazione culturale Devolution Club
RELAZIONE
all’Assemblea ordinaria
(Roma, 21 novembre 2008)
PREMESSA
Con questa Assemblea ordinaria i soci del Devolution Club si riuniscono per la terza volta per verificare in quale misura il consolidamento e lo sviluppo dell’esperienza associativa abbiano trovato realizzazione.
Come base della verifica, conviene rammentare gli orientamenti derivanti dalla prima Assemblea (Bologna, 25 novembre 2006) e non compiutamente realizzati:
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più intenso coinvolgimento dei membri del Comitato scientifico nelle attività seminariali e convegnistiche dell’Associazione ;
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incremento del numero dei soci 2008 e apertura ad adesioni europee ;
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potenziamento dei servizi offerti dal website ;
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promozione di progetti di ricerca autonomi, organizzazione di seminari e giornate di studio promosse dai gruppi locali di ricerca ;
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promozione della partecipazione di dottorandi di ricerca e di giovani ricercatori a seminari e convegni in Europa ;
e altri emersi nella seconda Assemblea (Roma, 9 novembre 2007):
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realizzazione del terzo Colloquio costituzionalistico italo-britannico dedicato all’istituzione della Supreme Court of the United Kingdom (Londra – 10 aprile) ;
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inaugurazione di un primo Colloquio costituzionalistico italo-danese, su tema di comparazione nel campo del diritto pubblico (Copenaghen, giugno) ;
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collaborazione attiva al Convegno internazionale “La Costituzione francese / La Constitution française” (Bari, 22-23 maggio), e relativo call for papers;
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stabilizzazione della proposta del Seminario annuale del Devolution Club in collegamento con l’Assemblea ordinaria (novembre; luogo: si accettano candidature) ;
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portare a conclusione il PRIN 2006 con un convegno finale e successiva pubblicazione degli Atti, o in alternativa, con previa pubblicazione dei reports delle unità di ricerca e successivo convegno (2009) di verifica delle tesi emerse;
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bandire un concorso (con premio) per giovani ricercatori per il migliore articolo, da realizzarsi su un tema prescelto dal Direttivo ;
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portare a compimento il “concorso di idee” che conduca all’elaborazione di uno o due PRIN 2008 ;
ai quali se ne aggiungevano alcuni tipicamente organizzativi:
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elevazione, ma limitatamente ai soci “strutturati” nell’Università (docenti di I e II fascia, e ricercatori di ruolo) della quota di iscrizione annuale da € 20,00 a € 30,00 ;
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verifica della possibilità di modificare lo status giuridico dell’associazione per la partecipazione / elaborazione in via autonoma di progetti di ricerca ;
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incremento del Direttivo da 7 a 9 componenti ;
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adesione collettiva alla IACL (International Association of Costitutional Law).
Si tratta, come è evidente, di obiettivi di diversa qualità: alcuni – e soprattutto quelli che sono legati a singoli eventi – di più immediata attuazione e pertanto facilmente “misurabili”; altri invece richiedono una analisi più articolata. Tutti però sono diretti verso lo sviluppo della nostra attività associativa.
Ma il nostro sviluppo non va inteso come “crescita” fine a se stessa, che sarebbe fin troppo facilmente misurabile: per esempio, contando i soci e il loro incremento, sfoggiando una lista di eventi, elencando gli autorevoli studiosi che accettano di entrare nel comitato scientifico e che si coinvolgono nei nostri incontri, registrando i consensi e i dissensi conseguiti intorno alla nostra attività, verificando le numerosissime letture del nostro website.
Senza peraltro sottovalutare l’importanza di questi aspetti che pure possono essere accolti con relativo piacere poiché (a certe condizioni, e pertanto anche in presenza dei dissensi di cui talvolta ci capita di essere oggetto) essi possono essere interpretati come l’espressione immediata della significatività di una formula associativa, lo sviluppo dell’attività del Devolution Club potrebbe essere valutato in un’ottica più profonda perché il suo progetto consiste nell’essere un’esperienza scientifica che sia in grado di dire qualcosa di formativo e di affidabile nel panorama della riflessione sulle trasformazioni dello Stato contemporaneo, che tenga in buon conto i rapporti umani tra studiosi di diversa collocazione accademica, di diversa formazione e di diversa età, e che, guardando al di fuori del nostro panorama nazionale, sperimenti nuove forme di comunicazione tra culture costituzionali.
Per questo, nelle intenzioni del Direttivo, il Devolution Club tende verso un orizzonte culturale più vasto i cui effetti potrebbero rendersi visibili nel lungo periodo.
È esattamente in tale prospettiva che va letta l’espressione “Associazione per il dialogo costituzionale” che da qualche tempo a questa parte compare sotto la consueta denominazione associativa.
Essa esprime non la velleità di trasformare il Devolution Club in un’associazione avente scopi generalistici, bensì il desiderio – dopo essere stato un gruppo informale di ricerca che si è occupato di quelle metamorfosi della statualità che sono prodotte dai grandi processi di decentramento – di proporsi anche come un sodalizio scientifico che allarghi i suoi intenti verso più esplicite e non occasionali finalità di promozione di un più ampio confronto su temi fondamentali della cultura giuspubblicistica.
Senza dire della tematica del PRIN 2006 sulle “vie di comunicazione” del costituzionalismo contemporaneo – di cui meglio si dirà in seguito – convergono verso questa ambiziosa finalità:
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i contatti stabiliti con molti colleghi stranieri;
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l’ampliamento del Comitato scientifico e il crescente coinvolgimento dei suoi membri nei nostri seminari e convegni ;
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l’apertura di inediti canali seminariali (es. dapprima Londra che rappresenta ormai un appuntamento fisso, indi Copenhagen e, prossimamente, Parigi) ;
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il dialogo con quei centri di ricerca italiani con cui sia possibile condividere momenti di riflessione
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la realizzazione di collegamenti tra Dottorati di ricerca impegnati nel settore del diritto pubblico comparato ;
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la richiesta di adesione all’IACL.
LO STATO DELL’ASSOCIAZIONE
Nel 2008 il Devolution Club ha riunito 149 soci (+ 19 rispetto al 2007), di cui 3 onorari.
Della nostra “sociologia” interna si è già detto nella relazione della scorsa Assemblea: giova tuttavia ribadire che la composizione del Devolution Club mette insieme soci che provengono da molte Università italiane e da tutti i gradi della carriera universitaria, con una considerevole presenza di giovani ricercatori, neo-dottori di ricerca e dottorandi.
Pur non avendo di certo tra i suoi obiettivi quello di proporsi come sodalizio “generazionale” (vi sono tra noi giovani, meno giovani e … molto meno giovani) la presenza giovanile è un dato significativo che si può valutare, prima ancora che nella semplice ricognizione anagrafica degli iscritti, nell'”indotto” che in modo più evidente si realizza attraverso il buon numero di scritti (alcuni anche con dignità monografica) o interventi a convegni, seminari, ecc., soprattutto ad opera di giovani soci, che trattano del decentramento devolutivo e delle trasformazioni costituzionali. Sembra legittimo pensare che, in armonia con gli indirizzi scientifici del loro Maestri spesso non legati all’associazione, essi abbiano comunque colto il frutto dei contatti scientifici, delle proposte progettuali e degli eventi formativi promossi dal Devolution Club.
In particolare i contatti tra dottorandi e dottori di ricerca hanno molto influito in senso positivo. E di certo nella stessa direzione può avere efficacemente influito anche la comunicazione telematica che si svolge con le periodiche newsletters e mediante il website.
Molto fortunatamente questa serenità di rapporti che si sviluppa tra giovani e meno giovani consente di escludere dallo spirito del Devolution Club ogni tentazione di creare affiliazioni corporative (anche perché, sebbene una gran parte dei 149 operi nel campo del diritto pubblico comparato, sono soci anche storici delle istituzioni, costituzionalisti, scienziati della politica, privatisti, amministrativisti, linguisti).
L’ipotesi di un mutamento di fisionomia giuridica del Devolution Club, in passato caldeggiata, per il momento è stata accantonata per via degli effetti giuridici, fiscali, ecc., che ne deriverebbero e che appesantirebbero la struttura agile e ancora largamente informale dell’associazione. Tuttavia si tratta di un’opportunità da non abbandonare del tutto, e su cui il Direttivo si riserva di tornare con più attenzione nel futuro.
Si orienta infine nel senso di una maggior apertura e rappresentatività della nostra organizzazione associativa un ulteriore e più radicale passo verso l’allargamento del Direttivo – da 9 a 13 membri – con colleghi che condividano le idealità e le prospettive di lavoro del Devolution Club e che siano pronti a impegnarsi nella sua attività.
In tale spirito si propongono per l’elezione assembleare i Professori:
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Roberto Borrello (Università di Siena) ;
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Tania Groppi (Università di Siena) ;
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Nicola Lupo (LUISS Roma);
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Luca Mezzetti (Università di Bologna)
Per quanto concerne infine lo stato economico dell’associazione, una semplice annotazione: il Devolution Club si autofinanzia pressoché esclusivamente attraverso le quote annuali dei soci che, per deliberazione della scorsa Assemblea, sono state elevate a € 30,00 per gli “strutturati” nelle Università e mantenute agli originari € 20,00 per gli altri (dottorandi, cultori, ecc.).
Si tratta di quote basse, anzi “popolari”, che garantiscono all’associazione un introito annuale non particolarmente elevato che è appena sufficiente a coprire alcune spese di tipo organizzativo, di segreteria e di manutenzione del website, e anche qualche imprevisto. Purtroppo risulta alquanto laboriosa l’operazione “recupero quote” in relazione a un numero fortunatamente non elevato di soci, ad alcuni dei quali non si tarderà a chiedere se il mancato versamento non sia per caso un segnale della loro volontà di estinguere il legame associativo.
Per maggiori dettagli, si rinvia a quanto esposto nella relazione della Tesoreria.
L’ATTIVITÀ SCIENTIFICA
PROGETTI DI RICERCA
Per la seconda metà del 2009 è in preparazione – con sede a Trento – il convegno finale del PRIN 2006 “Dalla circolazione di modelli al dialogo costituzionale. Le ‘vie di comunicazione’ del costituzionalismo contemporaneo” coordinato dal Prof. Luigi Volpe dell’Università di Bari e il cui tema, come è ormai noto, è il parto di una riflessione nata all’interno del Direttivo del Devolution Club.
Questo progetto, che opera attraverso le rituali cinque unità di ricerca (Bari, Roma LUISS, Roma LUMSA, Siena e Trento) più altre unità federate (anche questa forma di coinvolgimento ulteriore fa parte dell’indotto associativo), è espressione dello spirito dialogico dell’associazione, e la struttura dello stesso convegno, che è in via di perfezionamento e sarà presto resa nota ai soci, ne è in sintonia.
Per quanto riguarda il PRIN 2008, fatte salve le modifiche ministeriali che probabilmente saranno apportate ai progetti cofinanziati (ma esisterà ancora un “PRIN 2008”?), sono allo studio due proposte tematiche intorno alle quali si stanno formando le sedi di ricerca.
Anche in questo caso il Direttivo ha avuto una parte essenziale nella formulazione delle tracce di lavoro, i cui contenuti restano ancora riservati perché purtroppo – si perdoni la franchezza – la “concorrenza” accademica va affrontata con prudenza.
Nondimeno qualcosa può essere detto sul metodo impiegato. Partendo da un’ampia consultazione tra gruppi di soci, il Direttivo ha dapprima raccolto una serie di sette proposte tematiche tutte molto interessanti e valide; di grado in grado, è stata operata tra esse una scrematura e, infine, ne sono state selezionate due su cui si formeranno le “squadre” di ricerca. Questo modo di selezionare gli impegni di ricerca è democratico e condiviso, e pertanto da conservare anche per il futuro come stile di lavoro del Devolution Club.
Ma la progettualità di ricerca non è solamente il frutto esclusivo di una nostra scelta associativa.
Si registra infatti il coinvolgimento di gruppi di soci del Devolution Club, organizzati in sedi locali, in due progetti coordinati entrambi dal Prof. Roberto Toniatti dell’Università di Trento: tali il PRIN 2005 “Il pluralismo nella transizione costituzionale dell’area balcanica: diritti e garanzie” giunto felicemente a conclusione, e il PRIN 2007 “Magistratura, giurisdizioni ed equilibrio istituzionale” attualmente in corso di realizzazione.
CONVEGNI E SEMINARI
Nell’arco novembre 2007-novembre 2008 sono stati organizzati in autonomia o entro il PRIN 2006 o in collaborazione con autorevoli partners, i seguenti convegni e seminari :
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Seminario Per un comune lessico di un nuovo costituzionalismo europeo (Bari, 28 marzo; con PRIN 2006 e Dottorato di ricerca “Istituzioni e Politiche Comparate” – Univ.Bari) ;
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Seminario Nuovi lessici e mutamento costituzionale in Europa. La Francia e l’Austria / Nouveaux lexiques et evolution constitutionnelle en Europe. La France et l’Autriche (Bari, 21 maggio – con cattedra di Diritto Pubblico Comparato, con cattedra di Diritto Pubblico Comparato ed Europeo, seminario decentrato del Convegno “La Costituzione Francese”) ;
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Seminario Le Conseil Constitutionnel et l’Europe / La Francia nell’Unione Europea (LUISS Roma, 21 maggio – seminario decentrato del Convegno “La Costituzione Francese”) ;
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Seminario Le reforme de la constitution française: un riequilibrage institutionnel et des droits nouveaux pour les citoyens (LUMSA Roma, 21 maggio – con cattedra di Diritto Costituzionale Comparato, seminario decentrato del Convegno “La Costituzione Francese”);
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Forum BioDiritto (Trento, 28-29 maggio, con PRIN 2006 e Univ. di Trento) ;
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Convegno La funzione finanziaria del Parlamento: Regno Unito e Italia a confronto (Sassari, 13 giugno; con Univ.di Sassari)
Inoltre il Devolution Club ha prestato il proprio contributo organizzativo e scientifico alla realizzazione del
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Convegno biennale DPCE La Costituzione Francese / La Constitution Française (Bari, 22-23 maggio).
Come di consueto, una menzione particolare va riservata ai seguenti incontri:
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Terzo Colloquio Costituzionalistico italo-britannico The Supreme Court of the United Kingdom: Toward a British “Constitutional” Adjudication? (Londra, 10 aprile – con Istituto Italiano di Cultura a Londra) ;
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Colloquio costituzionalistico italo-danese National Constitutions and the European Union: Denmark and Italy Compared (Copenhagen, 6 giugno) con Associazione dei Costituzionalisti Danesi, Ambasciata d’Italia in Danimarca e Associazione DPCE) ,
che si sono svolti con numerosa partecipazione e significativi contributi di autorevoli colleghi britannici e danesi (Proff. A.W. Bradley, P. Leyland, H. Koch, H. Palmer Olsen) con i quali esistono intese di collaborazione.
Restano infine i Seminari annuali del Devolution Club, ovvero:
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Primo Seminario annuale Giudici e accademici in Inghilterra; riflessioni attuali su un rapporto complesso (Univ. Roma-LUMSA, 9 novembre 2007 – relatrice: Dr. Alexandra Braun) ;
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Secondo Seminario annuale Constitutional History: Chance or Grand Design? (Univ. Roma-LUISS, 21 novembre 2008 – relatore: Prof. Raoul van Caenegem)
che si propongono di realizzare, con il coinvolgimento di autorevoli relatori, l’approfondimento di tematiche formative che si ispirino a un più ampio ciclo seminariale “Il diritto nelle Università europee: scienza, prudenza o arte?”.
LA COMUNICAZIONE
Una “buona” comunicazione è un elemento essenziale della nostra proposta associativa.
Contatti interpersonali a parte, essa si sviluppa attraverso la spedizione delle newsletters “Informa / Soci” e attraverso il sito www.devolutionclub.it.
Mentre per quanto riguarda le prime non si prevedono trasformazioni di rilievo (a parte una migliore tutela della privacy che consiste nel non pubblicare “in chiaro” i nomi dei soci nella mailing list) il website richiede qualche annotazione specifica.
Esso infatti continua a comparire ai primi posti, “cliccando” sulla voce devolution, nei principali motori di ricerca, e continua a essere molto consultato. Infatti presto raggiungerà i 2 milioni di letture di pagina (dal gennaio 2006).
Il programmato passaggio a un server più potente è stato realizzato. L’impianto tecnico è affidato a un webmaster professionale, ma la conduzione del website resta prevalentemente artigianale. Tuttavia, tenendo conto della mole del sito, si sta elaborando una sua complessiva ristrutturazione che prevede un ulteriore potenziamento del server e l’eliminazione delle parti più obsolete, l’inserimento di nuove sezioni, una miglior forma grafica che – si spera – renderanno il tutto più appetibile per il pubblico e per gli stessi soci.
Due idee emerse dall’ultima riunione del Direttivo troveranno infine realizzazione attraverso il website, ovvero:
1) attivare in proprio, sotto l’autonomo marchio editoriale Devolution Club, una collana telematica che raccoglierà relazioni, contributi, saggi, ecc. legati all’attività convegnistica e seminariale dell’associazione ; e
2) aprire una “vetrina” dedicata al Monitore Costituzionale, collana di commenti a costituzioni storiche alla quale cooperano numerosi soci nonché autorevoli colleghi di Università europee.
Siamo anche alla ricerca di qualche banner che finanzi il sito in cambio di pubblicità.
Poco o per nulla utilizzato l’ufficio-stampa. E per quanto concerne infine l’idea di bandire nell’ambito dell’associazione un concorso a premi riservato a giovani studiosi per un articolo in tema di devolution (idea comunque interessante) un supplemento di riflessione nell’ambito del Direttivo ha causato ancora una volta lo slittamento dell’iniziativa.
PROPOSTE PER IL 2009
Tenendo conto di quanto fin qui detto, ci si propone quanto segue:
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realizzazione del Quarto Colloquio costituzionalistico italo-britannico, da dedicarsi ai Sessant’anni della Costituzione italiana (Londra, aprile) ;
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realizzazione di un primo Colloquio costituzionalistico italo-francese, con presentazione degli Atti del Convegno “La Costituzione Francese / La Constitution Française” (Parigi, giugno) ;
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(probabile) realizzazione di un Colloquio italo-scozzese, su un tema di biodiritto (Edimburgo o Glasgow, primavera?) ;
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sviluppo dei rapporti con il danese Centre for the Constitutionalization of Europe e collaborazione alla pubblicazione degli Atti del Seminario di Copenhagen ;
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intensificare l’attività seminariale “volante”, ovvero realizzata autonomamente nelle diverse sedi in cui sono attivi gruppi di soci del Devolution Club ;
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portare a conclusione il PRIN 2006 con un convegno finale (Trento, settembre?) e pubblicazione degli Atti ;
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presentare due proposte di PRIN 2008 organizzandone le unità locali di ricerca ;
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bandire il concorso (con premio) per giovani ricercatori per il migliore articolo, da realizzarsi su un tema prescelto dal Direttivo ;
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adesione collettiva alla IACL (International Association of Constitutional Law), sviluppo dell’informazione sulla sua attività e partecipazione agli incontri programmati ;
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restyling del sito www.devolutionclub.it ;
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inaugurazione di una collana telematica di relazioni, contributi, ecc., connessi all’attività convegnistica e seminariale del Devolution Club ;
Si invita l’Assemblea ad aprire il dibattito su questa relazione e, se lo ritiene opportuno, ad approvarla dando mandato al Direttivo – e alle persone di volta in volta da questo incaricate – di renderla operativa per quanto riguarda gli orientamenti programmatici.
Si invita inoltre l’Assemblea a designare al Direttivo i candidati indicati nella relazione.
Roma, 21 novembre 2008
Per il Consiglio Direttivo:
Alessandro Torre