Un re che fugge gettando il gran sigillo del regno nel Tamigi, una nuovadinastia di sovrani che il Parlamento chiama da lontano saltando con disinvolturaoltre cinquanta pretendenti con maggior diritto al trono, un gruppodi ministri che si pongono al centro del sistema senza un solido appiglionormativo ed una figura di Primo Ministro che si afferma malgrado le altegrida di chi contesta l’incostituzionalità del suo ruolo, il passaggio dall’Inghilterraalla Gran Bretagna, al Regno Unito, che talvolta sembra più ilfrutto dell’espansione inglese che la nascita di una realtà nuova, la Coronache perde una ad una (quasi tutte) le sue gemme, mentre la rivoluzione, oalmeno il precipitare nel caos, appare a più riprese dietro l’angolo. Tutto sipuò dire, fuor che la storia della costituzione britannica in quel secolo lungoche va dalla Glorious Revolution del 1688, con la cacciata del re cattolicoGiacomo II e l’arrivo di Guglielmo d’Orange, alla grande riforma elettoraledel 1832, sia monotona. In questo arco di tempo si formano le istituzioniche daranno vita all’illustre modello di Westminster, destinato a diventarequasi un mito nella storia (e nella politica) del diritto costituzionale: questovolume mira a tracciare il percorso in cui, nel silenzio quasi assoluto dellenorme, si è compiuta questa metamorfosi davvero rivoluzionaria.
Ugo Bruschi
(Piacenza, 1972) è ricercatore in Storia del diritto medievale e moderno pressol’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, nonché membro della Royal HistoricalSociety. Autore di vari saggi in materia di storia del diritto e delle istituzioni,si è occupato in particolar modo di notariato medievale