Associazione culturale Devolution Club
RELAZIONE
all’Assemblea ordinaria
(Bologna, 20 marzo 2015)
PREMESSA
Nona Assemblea ordinaria del Devolution Club.
Siano prima di tutto ringraziati Luca Mezzetti e Justin Frosini, del nostro Direttivo, per avere messo a disposizione del Devolution Club la sala della Scuola Superiore di Studi Giuridici bolognese, curato l’organizzazione del VIII Seminario Annuale e dato ospitalità a questa Assemblea.
Si sta avvicinando per noi un secondo decennale.
Infatti, dopo avere ricordato il decennale 1992-2012 iniziato con la nascita del Devolution Club come piccolo ma promettente gruppo di ricerca, tra un anno arriverà il decennale 1996-2016 della sua trasformazione in associazione culturale: un passaggio che ha dato espressione ad una volontà di apertura del panorama scientifico che ben si riassume nella formula, aggiunta nel 2006 alla nostra denominazione, di “Associazione per il dialogo costituzionale”.
LO STATO DELL’ASSOCIAZIONE
Il Devolution Club conta oggi (compresi i nuovi iscritti per il 2015) 154 soci provenienti da circa una trentina di Università italiane.
Di questi, 73 sono strutturati nelle Università, 62 sono “non strutturati” (assegnisti, dottori o dottorandi, altri) e 19 onorari.
Già in precedenti relazioni si è avuta occasione di riflettere sulla fisionomia della nostra associazione come emergente da un’analisi del complesso dei soci, e nulla di particolarmente nuovo può essere oggi detto in proposito se non per ricordare che essi sarebbero molti di più se una gran parte di quelli che non hanno regolarizzato per molti anni il versamento delle quote non fosse stata rimossa dall’elenco: e ciò per i motivi che spesso sono stati posti in rilievo sia in altre relazioni, sia in diversi Info/Soci, ovvero che la contribuzione per quote annuali è un segno eloquente della volontà di sentirsi parte di un’associazione autofinanziata e dunque povera; e che la sistematica disattenzione di questo elementare dovere associativo che fa mancare all’associazione un contributo alla sua unica fonte di finanziamento, non può che essere conseguentemente intesa come una rarefazione del vincolo associativo.
D’altra parte, il Devolution Club non ha mai desiderato proporsi come associazione di massa, ma come un autenticamente libero sodalizio scientifico di carattere interdisciplinare ed accademicamente interclassista, in cui i soci, piuttosto che fregiarsi di una formalità associativa che a volte si aggiunge a molte altre, siano disposti a impegnarsi nella progettazione e nel lavoro comune che sia segno concreto di condivisione delle intenzioni scientifiche che dieci anni fa hanno condotto alla trasformazione del Devolution Club in associazione culturale e che finora non sono state mai tradite.
L’arrivo – tra il 2014 e i primi mesi del 2015 – di diversi nuovi soci per lo più aderenti ai club locali, che stanno già dando prova delle volontà di immettere energie fresche ed appassionate nel progetto associativo del Devolution Club, sta largamente compensando le cancellazioni di cui sopra; ma al di là del mero dato quantitativo, è soprattutto la qualità del rapporto associativo che sta traendo vantaggio dalle nuove adesioni.
L’espansione del Direttivo, che nel 2014 si è arricchito di tre nuovi componenti provenienti dal rango dei colleghi che da più anni seguono l’attività associativa (Eleonora Ceccherini, Justin Frosini e Claudio Martinelli) e l’avvio dei club locali (Bari, Bologna, Bolzano, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Siena), alcuni tra i quali già stanno elaborando significative occasioni di approfondimento seminariale che sono a disposizione dell’intera associazione e, ovviamente, della comunità scientifica complessivamente intesa,
A ciò vanno aggiunti i Soci onorari, studiosi che in diverse occasioni non hanno mancato di dare attivi contributi al Devolution Club o che lo faranno in futuro. Tra essi, tre Giudici costituzionali, autorevoli giuscomparatisti di area senior, giuspubblicisti di altri Paesi che sono legati all’associazione da una consuetudine collaborativa di lunga data. Diversi tra essi sono anche referees della collana “Nuovi studi di diritto pubblico estero e comparato”.
Al di là di ogni immediato moralismo sullo stile o sul senso dell’adesione associativa, questa breve riflessione sulla fisionomia della componente umana dei soci del Devolution Club consente di trasferire l’osservazione dai mutamenti interni del mero dato della sua composizione ai caratteri del suo progetto culturale.
La nostra associazione si sta proponendo sempre più come una riserva di pensiero che è produttiva di progetti di ricerca (alcuni dei quali, eretti al rango di PRIN, hanno coinvolto molti interlocutori e generato importanti approfondimenti di tematiche di vasto raggio); di incontri seminariali rispondenti a filoni problematici comuni (si pensi ai Seminari annuali, che propongono letture di aggiornamento del diritto pubblico nell’area europea) o intesi ad aprire percorsi di scambio culturale fra giuspubblicisti di diverse culture (emergono tra questi i Colloqui italo-britannici, che giungono nel 2015 al loro decennale), o anche momenti di riflessione sul metodo comparativo. A questi si aggiungono i numerosi seminari o convegni a cui il Devolution Club è sempre più spesso invitato a collaborare, e quelli di cui si stanno occupando i più attivi tra i club locali.
La fondazione della collana “Nuovi studi di diritto pubblico estero e comparato” è la più evidente proiezione di questo impegno. Con essa, e con i suoi primi 8 titoli (ed altri ne stanno arrivando), il Devolution Club si sta affermando come esperienza culturale di particolare spessore che intende valorizzare pienamente l’assunto che gli studi di diritto pubblico e/o costituzionale di Paesi stranieri hanno pari dignità di quelli di diritto tout court comparato, ai quali essi forniscono la materia prima.
Su questa linea l’associazione proseguirà il suo cammino, e su tale base, alla svolta del decennale, è probabile che possa anche disporsi a dire qualcosa sulla qualità del diritto pubblico comparato così come esso è praticato o presentato nell’attuale panorama italiano.
È innegabile, da un lato, che la matrice culturale del Devolution Club è giuscomparatistica e che i suoi fondatori e una gran parte dei soci provengono da tale settore della scienza del diritto pubblico. Non meno evidente è, dall’altro lato, che le radici del nostro pensiero sono costituzionalistiche. Ciononostante la cifra che caratterizza lo spirito della nostra associazione è formata dalla valorizzazione della ricostruzione storica del dato costituzionale, dall’impiego interdisciplinare di chiavi di lettura che sono proprie di altre scienze umane, dalla dichiarazione dell’intrinseca complementarietà del diritto straniero e del diritto comparato. Ne deriva un quesito che non è più possibile saltare a pie’ pari: la comparazione è una scienza o un metodo?
Dare risposta a tale quesito, e darla attraverso un confronto non affetto da dogmatismi o da retropensieri, può essere l’utile prospettiva verso cui muovere nei prossimi anni per contribuire al progresso di una comunità, quella dei giuscomparatisti operanti nel settore del diritto pubblico, che ancora manca di un’associazione che sia pienamente legittimata (a differenza di altre nell’area giuridica, come per esempio l’AIC e molte altre dell’area giuridica) a parlare in nome della totalità della categoria, e sulla coerenza dei cui attuali collegamenti intellettuali anche qualcosa di critico potrebbe essere detto.
Questa prospettiva di impegno richiede vedute ampie e non ingabbiate da rigide premesse metodologiche, e per questo motivo la riflessione sulla qualità dei soci e la qualità culturale del Devolution Club non può che procedere di pari passo.
Necessita infatti che nel Devolution Club trovi sviluppo un nucleo di soci, siano essi nel Direttivo o nell’Assemblea o nei club locali, consapevoli delle proprie matrici disciplinari (non necessariamente uniformi: nella nostra associazione il giuscomparatista può colloquiare con il costituzionalista, con lo storico delle istituzioni, con lo scienziato della politica, ecc., purché tale colloquio sia retto da onestà intellettuale) e dotati del coraggio, quale che sia la propria collocazione accademica, di affrontare dissensi, correre rischi, mettere a disposizioni risorse intellettuali.
Non meno è importante è che il Devolution Club non abbandoni la sua condizione di associazione “leggera”, autofinanziata, indipendente, allenata a realizzare significative occasioni di confronto scientifico facendo affidamento su mezzi ridotti e sulla loro condivisione; e che in essa sia dato rilievo a una fedeltà costituzionalistica che si arricchisca di sinergie interdisciplinari e coltivi una percezione laica, e non fideistica, del metodo comparativo.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2014-INIZIO 2015 (RASSEGNA SINTETICA)
Se, sulla base di quanto fin qui detto sullo stato del Devolution Club come associazione, la promozione qualitativa delle adesioni individuali è una componente primaria del progresso collettivo, non meno determinante è l’offerta culturale che è messa a disposizione dei soci e di tutti coloro che trovano interesse nelle nostre proposte.
In attesa che il capitolo si riapra attraverso nuove politiche ministeriali di incoraggiamento della ricerca scientifica, è da considerarsi in via di conclusione l’attività dei PRIN a cui il Devolution Club è stato in varia misura afferente.
Allo stato attuale volge infatti verso il suo naturale completamento il PRIN 2010-11 “Giurisdizione e pluralismi” che coinvolge 8 sedi locali (Bari, Calabria-Cosenza, Napoli 2, Napoli “Partenope”, Trento, Trieste, Udine) con il coordinamento di Roberto Toniatti. Produttore di numerosi seminari e convegni, di cui s’è data notizia in precedenti relazioni,
Il periodo che va dalla precedente Assemblea ordinaria all’odierna ha conosciuto un’intensificazione senza precedenti, inaugurata dal
VIII Seminario annuale “Ordinamento giuspubblicistico e società civile: doppia riflessività e metacodici ibridi” (Roma LUISS, 14 marzo 2014)
Nuova puntata del ciclo “Il diritto nelle Università europee: scienza, prudenza o arte?”, che nelle sue edizioni si è giovato degli interventi di autorevoli studiosi: Alexandra Braun, 2007; Raoul van Caenegem, 2008; Otto Pfersmann, 2009; Paolo Grossi, 2010; Javier Garcia Roca, 2011; Gaetano Silvestri, 2012-13. La Lectio Magistralis pronunciata in questa occasione da Gunther Teubner, della Goethe Universität di Francoforte sul Meno, ha proposto al Devolution Club un approfondimento di una parte della relazione già tenuta in occasione del Convegno annuale AIC 2013 ;
e sviluppatasi attraverso:
Seminari Gli Italiani e la Costituzione e Nuovi orientamenti del federalismo in Germania ((Bari, Università; 4 aprile 2014)
Coppia di incontri seminariali organizzata in collaborazione con l’Indirizzo di Dottorato di ricerca “Istituzioni e Politiche Comparate”, con rispettivi interventi di Angel Antonio Cervati e Dian Schefold, entrambi soci onorari del Devolution Club ;
Giornata di studi La Scozia nella storia costituzionale delle Isole britanniche (Milano Bicocca, 11 aprile 2014)
Primo incontro dedicato monograficamente all’evoluzione istituzionale e giuridica della Scozia, con relazioni di Miryam Iacometti, Claudio Martinelli, Pamela Martino, Gaetano Marzulli, Giovanni Poggeschi, Alessandro Torre, Maria Paola Viviani Schlein; Atti in preparazione. Collegato ad un altro incontro, la Tavola Rotonda La concezione e l’affermazione dei diritti nella storia costituzionale britannica, stessa sede, 10 aprile, di presentazione del volume di Claudio Martinelli Diritto e diritti oltre la Manica (Il Mulino, 2014) ;
Workshop In search of accountabilty and political responsibility in a multi-layered Constitution (Roma LUISS; 8 maggio 2014)
Incontro di discussione del libro di N.Bamforth e P.Leyland Accountability in the Contemporary Constitution (Oxford UP, 2013), con interventi di Paola Chirulli, Antonio La Spina, Peter Leyland, Nicola Lupo, Cesare Pinelli, Alessandro Torre, e presidenza di Carmela Decaro. In partnership con il CESP (Centro Studi sul Parlamento) LUISS:
Convegno Centralismo o secessione? Gli Stati dedentrati di fronte alla crisi economica / Centralism or Secession? Decentralised States in the face of the economic crisis (Bologna, Università; 12 maggio 2014)
Inaugura una serie di incontri sul secessionismo. Dedicato a letture costituzionali delle tensioni secessionistiche in Scozia, Catalogna, Belgio, Canada, area balcanica, Crimea, Italia, con relazioni di Benjamin L.Berger, Paolo Calzini, Gianmario Demuro, Alfredo Galán Galán, Peter Leyland, Susanna Mancini, Carna Pistan, Diletta Tega, e presidenze di Justin Frosini, Gianluca Gardini, Alessandro Torre, Luciano Vandelli. Questo seminario è stato realizzato in partnership con: Rivista Istituzioni del Federalismo, CCSDD, SPISA, CRIFSP, e in collegamento con il PRIN 2011 “Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica” ;
Convegno internazionale Sovranità popolare, Corti e pluralismo normativo: il referendum come via alla secessione? / People, Courts and normative pluralism: is a referendum a way to secession? (Verona, Università; 30 maggio 2014)
Secondo incontro avente come tema il secessionismo, con spedifico riferimento comparativo a Scozia e Catalogna. Con relazioni/interventi di Marina Calamo Specchia, Marc Carrillo, Elisenda Casanas Adam, Josep Maria Castellà Andreu, Chris Himsworth, Claudio Martinelli, Giovanni Poggeschi, e presidenze/discussant di Maria Caterina Baruffi, Matteo Nicolini, Nino Olivetti Rason, Francesco Palermo, Sara Parolari, Alessandro Torre. In partnership con l’EURAC Research e con l’Università di Bolzano, il Convegno è tra gli incontri del PRIN 2010-11 Giurisdizione e pluralismi.
Organizzato dal Devolution Club Bolzano ;
IX Colloquio costituzionalistico italo-britannico Comparing Premierships: A Tale of Two Countries (Londra, Istituto Italiano di Cultura; 9 giugno 2014)
Si conferma, con questo nuovo Colloquio, la validità del modulo organizzativo che vede due relatori, dall’Italia e dal Regno Unito (per l’occasione; Roberto Toniatti e George W.Jones) chiamati a trattare il medesimo argomento. Presidenza: Sebastian Payne; discussant: Peter Leyland. Riunione londinese di grande richiamo, con presenza di un buon numero di cosi del Devolution Club e studiosi di Università e centri di ricerca inglesi. in partnership con Istituto Italiano di Cultura, UKCLA (UK Constitutional Law Association), London Metropolitan University, Università di Bari “Aldo Moro” e CCSDD Bologna; e con il patrocinio dell’AIC.
Giornata di studio I diritti fondamentali all’epoca di Internet (Roma, Università Roma Tre; 23 ottobre 2014)
Articolato dibattito sui rapporti tra garanzie dei diritti fondamentali e opportunità recate dalla Rete telematica. Con relazioni/interventi di Franco Bassanini, Salvatore Bonfiglio, Enzo Cheli, Giovanna De Minico, Massimo Villone, Alessandro Torre; e presidenza/discussant di Michele Ainis e Enzo Cheli. In partnership con ASTRID e l’Università Roma Tre. Atti in preparazione. Organizzato dal Devolution Club Roma ;
Seminario Il ruolo delle donne nelle società islamiche dopo le “primavere arabe” (Bari, Università; 18 novembre 2014)
Convegno del PRIN 2010-11 Giurisdizione e pluralismi, con relazioni di Tania Abbiate, Ludovica Benedizione, Nicola Sante Caputo, Roberta Cupertino, Carmela Decaro, Michele Gradoli, Giammaria Milani, Valentina Rita Scotti; e presidenze/discussant di Marina Calamo Specchia, Eleonora Ceccherini, Nicola Colaianni e Alessandro Torre, e contributo dell’On. Imen ben Mohamed (deputata all’Assemblea Costituente tunisina). In partnership con ADISU Puglia, ADI (Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani), ANDE (Associazione nazionale donne elettrici). Caratterizzato da una forte presenza di giovani ricercatori provenienti da diversi Dottorati di ricerca. Atti in preparazione ;
Tavola rotonda L’evoluzione storica della Costituzione britannica (Bologna, Università; 20 novembre 2014)
Incontro di presentazione del volume di U.Bruschi, Rivoluzioni silenziose. L’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna dalla Glorious Revolution al Great Reform Act (Maggioli, 2014; n°4 della collana Nuovi studi di diritto pubblico estero e comparato), con interventi di Ugo Bruschi, Maurizio Fioravanti, Andrea Morrone, Andrea Padovani, Alessandro Torre. In partnership con il CIRSFID – Univ. di Bologna.
III Convegno Sicurezza, legalità, sviluppo: analisi e prospettive per la crescita del territorio (Bari, Università; 28-29 novembre 2014)
Terzo appuntamento di un evento convegnistico diventato ormai periodico, tematicamente collegato al PRIN ormai concluso Costituzioni e sicurezza dello Stato, organizzato in collaborazione con l’Associazione Apulia ONLUS e l’Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella – sez.Puglia ;
Workshop Referendum on Secession in the EU Member States: which lessons from Scotland? (Roma LUISS; 2 marzo 2015)
Terzo incontro sul secessionismo, focalizzato sull’analisi del voto referendario scozzese del 18 settembre 2014 e sulla sua comparazione con analoghe esperienze in Cataloga e nel Quebec. Con relazioni/interventi di Richard W.Bauman, Cristina Fasone, Mattia Guidi, Renato Ibrido, Peter Leyland; e presidenze/discussant di Nicola Lupo, Marco Olivetti, Alessandro Torre. In partnership con il CESP LUISS.
. La rassegna degli incontri scientifici dell’arco marzo 2014-marzo 2015 si conclude con l’odierno
IX Seminario annuale “Coalition Government at Westminster: Bilancio di una legislatura” (Bologna, Università; 20 marzo 2015)
Con la Lectio Magistralis impartita in questa occasione da Gianfranco Pasquino (Johns Hopkins University SAIS Europe) il Devolution Club si è proposto di definire una piattaforma politologica che all’analisi dell’inedita esperienza di coalizione conservativo-liberale realizzatasi nel Regno Unito nella corrente legislatura abbini l’individuazione di elementi utili per l’interpretazione dell’imminente evento elettorale previsto per il 7 maggio 2015. Pertanto, considerata tale impostazione, il Seminario entra in diretta connessione funzionale con un prossimo Seminario di monitoraggio dell’evoluzione costituzionale britannica e delle suddette elezioni parlamentari, di cui si dice più avanti.
Il coinvolgimento crescente di alcuni club locali nell’offerta seminariale e lo sviluppo di rapporti di collaborazione destinati, in alcuni casi, a stabilizzarsi (CESP LUISS, CCSDD Bologna, UK Constitutional Law Association) hanno consentito di sviluppare un impegno culturale di ampio spettro che, in coerenza con una opzione originaria del Devolution Club, appare prevalentemente connesso a tematiche costituzionali britanniche e a questioni trattabili con approccio comparativo (secessionismo, trasformazioni istituzionali), senza tuttavia che risultino escluse significative aperture verso tematiche inerenti al mondo islamico e ai diritti fondamentali, alle quali non si vorrebbe mancare di dedicare attenzione e risorse.
In una fase di stallo si trova purtroppo il corso, un tempo molto articolato, di progetti di ricerca finanziati: ma non si dispera che i PRIN (sebbene sotto altra formula) siano ripristinati e che il Devolution Club, rendendosi nuovamente promotore di ricerche, possa riprendere il suo ruolo di animazione scientifica che in passato ha dato un’apprezzabile prova di sé.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2014-INIZIO 2015 (PROGRAMMAZIONE)
In linea con quanto fin qui considerato, sono già proponibili all’associazione alcune opprtunità di approfondimento scientifico, alcune ben defiite e altre dancora allo stato grezzo, che si possono presentare come segue:
Seminario Magna Carta e rule of law nell’ordinamento inglese – Ad ottocento anni dalla redazione del documento formativo delle libertà britanniche – 1215-2015 (Napoli, Università Federico II; 25 marzo 2015)
Primo di una serie di incontri dedicato alla Carta delle libertà elaborata nell’Inghilterra del XIII secolo. Con relazioni di Fulvia Abbondante, Dolores Freda, Maria Teresa Rovitto, Alessandro Torre; presidenza: Salvatore Prisco. Organizzato dal Devolution Club Napoli ;
Seminario Il processo di sovranità in Catalogna e in Scozia (Bari, Università, 20 maggio 2015)
In collaborazione con l’Indirizzo di Dottorato Istituzioni e Politiche Comparate e con il curriculum in Diritti fondamentali, poteri e governo del territorio del Dottorato giuridico dell’Università di Bari “Aldo Moro”. Dettagli in seguito. Organizzato dal Devolution Club Bari ;
Convegno La Costituzione britannica nel 2015 (Milano Bicocca, 21 maggio 2015)
Incontro di sintesi delle trasformazioni costituzionali nel Regno Unito nella fase storica in cui hanno avuto luogo le elezioni generali del 7 maggio 2015, e delle conseguenze politico-istituzionali di questo evento elettorale percorso da numerosi elementi di novità. In collegamento con l’attività di monitoraggio delle elezioni 2015 condotta da unità di studenti e dottorandi nelle Università di Milano Bicocca, Bari et al. Dettagli in seguito. Organizzato dal Devolution Club Milano ;
X Colloquio costituzionalistico italo-britannico The Constitutional Heritage of the Magna Carta – 1215-2015 / L’eredità costituzionale della Magna Carta – 1215-2105 (Londra, Istituto Italiano di Cultura; 8 giugno 2015)
Prosegue la collaudata partnership con l’Istituto Italiano di Cultura in Londra e con la UK Constitutional Law Association, ormai diventata l’associazione-cardine dei costituzionalisti britannici. L’800° anniversario della firma del fondamentale documento sarà da noi celebrato con l’intervento di Maurizio Fioravanti (Univ.Firenze) e di Vernon Bogdanor (King’s College London) che presenteranno proprie Lectiones di carattere rispettivamente storiografico e costituzionalistico. Presidenza/discussant: Sebastian Payne (ora anche co-presidente della UKCLA) e Peter Leyland. Si conferma il patrocinio dell’AIC.
Convegno sul tema Magna Carta (Perugia, ottobre 2015)
Incontro in preparazione, in collaborazione Devolution Club – Comitato britannico per le celebrazioni della Magna Carta. Dettagli in seguito ;
Si tratta di una traccia programmatica ancora incompleta, che di certo potrà arricchirsi con le proposte provenienti dai soci e dal club locali, dalle determinazioni del Direttivo, nonché dagli impulsi provenienti dai partners consueti o nuovi con cui il Devolution Club potrà utilmente collaborare.
COLLANA “NUOVI STUDI DI DIRITTO PUBBLICO ESTERO E COMPARATO”
La collana, edita da Maggioli, si sta affermando come diretta espressione scientifica del Devolution Club.
Posta sotto la valutazione di referees riuniti in un prestigioso collegio internazionale, essa risponde a uno stile editoriale che è riflesso dello spirito associativo poiché i suoi titoli scaturiscono, oltre che da condivisione di idee, da solidali partecipazioni finanziarie.
Questi i titoli finora dati alle stampe:
1. A.Torre, J.O.Frosini (cur.), Democrazia rappresentativa e referendum nel Regno Unito, 2012 ;
2. A.Di Gregorio, A.Vitale (cur.), Il ventennale dello scioglimento pacifico della Federazione ceco-slovacca. Profili storico-politici, costituzionali, internazionali, 2013 – da PRIN;
3. A.Torre (cur.), Costituzioni e sicurezza dello Stato, 2013 – da PRIN ;
4. U.Bruschi, Rivoluzioni silenzione: l’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act, 2014 ;
5. P.Martino (cur.), I giudici di common law e la (cross)fertilization: i casi di Stati Uniti d’America, Canada, Unione Indiana e Regno Unito, 2014 – da Progetto Idea ;
6. C.Filippini (cur), La Comunità di Stati Indipendenti a più di venti anni dalla dissoluzione dell’Urss, 2014 ;
7. P.Martino, Centri e periferie del potere nel Regno Unito: le nuove dimensioni di un antico confronto, 2014 ;
8. V.R.Scotti, Il costituzionalismo in Turchia fra identità nazionale e circolazione dei modelli, 2014.
… e, in programmazione per il 2015:
9. una traduzione commentata di un saggio di W.S.Holdsworth su Dickens storico del diritto inglese (in corso di stampa) ;
10. una raccolta di saggi dal titolo Common law. Protagonisti e idee nell’evoluzione di un sistema giuridico (in corso di editing) ;
11. una raccolta di saggi sull’attività delle Corti di giustizia nei Paesi di area islamica – da PRIN (di prossima elaborazione) ;
12. un volume collettivo italo-britannico di saggi e commenti dal titolo il Regno è ancora Unito. La Scozia tra indipendenza e devolution (in completamento) ;
13. una raccolta di saggi sui governi intermedi (provinciali) in alcuni Paesi dell’Unione Europea – Atti di convegno (in attesa di finanziamento).
A tutto ciò va aggiunto che:
14. sebbene con alquanto ritardo, sono in corso di stampa (Giappichelli), gli Atti del Convegno internazionale “Quali vie di comunicazione del costituzionalismo contemporaneo? Ipotesi a confronto” (Trento, 25-26 settembre 2009), tenuto sotto egida DPCE ma a cui il Devolution Club, sulla scorta del PRIN 2006 da esso attivato e condotto a compimento, aveva contribuito in via determinante sia nella concezione che nell’organizzazione dell’incontro ;
15. numerosi soci del Devolution Club hanno partecipato alla collana Il Monitore Costituzionale (Liberilibri), che si occupa di traduzioni e commenti di testi costituzionalii storici, anche inediti ;
16. ai temi del Devolution Club si ispira anche una collana di più recente fondazione, la MarcoPolo. Percorsi di diritto pubblico interno e comparato lungo i confini tra le discipline (Editoriale Scientifica) che è espressione del gruppo di ricerca di Napoli ;
17. per il 2016 si prevede l’elaborazione celebrativa di un reader di relazioni, lezioni, interventi presentati in dieci anni di Seminari annuali, Colloqui costituzionalistici italo-britannici, convegni, seminari locali, ecc., presentati ai soci del Devolution Club ed attualmente formanti un prezioso giacimento di inediti ;
18. diversi scritti emergenti da interventi seminariali o convegnistici a cui il Devolution Club è stato invitato a collaborare sono in pubblicazione su altre collane o riviste.
MANDATI PER IL DIRETTIVO
Si ripropongono all’Assemblea le linee-guida, precedentemente approvate, su cui l’azione del Direttivo era stata stata impegnata:
dare all’associazione un’organizzazione federativa che valorizzi le unità locali
promuovere sezioni all’estero e/o aprire le iscrizioni a studiosi di altri Paesi
dare maggiore impulso al potenziamento del Direttivo in chiave pluridisciplinare
fondare una autonoma collana di pubblicazioni Devolution Club
realizzare stabili intese di cooperazione con altre associazioni o centri di ricerca
promuovere progetti di ricerca e nuove occasioni seminariali
incoraggiare la partecipazione dei più giovani alle attività associative
e sul tale base si delineano le proposte per il 2015 :
riprendere l’iniziativa per l’apertura di Colloqui costituzionalistici con associazioni di giuristi in Francia, Germania, America latina, area del Mediterraneo, Scozia, Irlanda (affidandone responsabilità ed esecuzione a gruppi di lavoro seguiti da membri del Direttivo o da club locali) ;
dare alle stampe, con fondi associativi, a un volume del Decennale ;
promuovere la costituzione di nuovi club locali ;
proseguire nell’organizzazione di incontri seminariali dedicati alla storia costituzionale e alle costituzioni storiche;
individuare occasioni di formazione sulla natura del diritto comparato in area costituzionalistica e sulla sua didattica ;
stabilizzare la collaborazione scientifica con la ’UK Constitutional Law Association ;
completare il procedimento di adesione collettiva alla IACL (International Association of Constitutional Law) ;
realizzare gli incontri convegnistico-seminariali di cui alla sezione “Attività scientifica in programmazione” ;
prestare la propria collaborazione, con adeguare partnership, all’organizzazione di un Convegno internazionale “Lo status costituzionale delle Forze armate nell’Unione Europea e nel Mediterraneo” (2016) ;
ricercare fondi esterni destinati alla promozione delle attività statutarie e al sostegno delle attività dei soci più giovani non strutturati nell’Università ;
migliorare il rendimento del website www.devolutionclub.it, realizzando ove possibile un decentramento della sua gestione ;
realizzare, ove necessario, un ulteriore allargamento del Direttivo..
Si tratta di mandati ampi che lasciano al Direttivo la possibilità di operare con discrezionalità sulla base di un’individuazione delle circostanze e dei contesti più favorevoli alla loro realizzazione.
L’Assemblea è invitata ad aprire il dibattito su questa relazione e ad approvarla in tutto i in parte, con ciò impegnando il Direttivo – e le persone di volta in volta da questo incaricate – di renderla operativa nei suoi orientamenti programmatici.
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Bologna, 20 marzo 2015
Per il Consiglio Direttivo:
Alessandro Torre
RELAZIONE APPROVATA ALL’UNANIMITÀ