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PREMESSA
Undicesima Assemblea ordinaria del Devolution Club.
Questa relazione si apre con un caldo ringraziamento al Professore Giacomo Marramao, eminente filosofo della politica, la cui Lectio Magistralis ha arricchito l’incontro odierno con un’intensa riflessione sull’evoluzione del principio democratico.
Non meno grato è il pensiero alla LUMSA, che fin dalla fondazione del Devolution Club è sede ricorrente di nostri Seminari, Assemblee e riunioni del Direttivo, e che anche quest’anno ha rinnovato la sua ospitalità.
LO STATO DELL’ASSOCIAZIONE
Questa prima sezione, che come d’uso è dedicata all’andamento del Devolution Club come realtà associativa che ha già superato i dieci anni di vita, ma le cui radici risalgono a diversi anni addietro, rischia di essere ripetitiva, e pertanto è in forma molto sintetica che si riconferma un dato che già compare in altre relazioni: tale la relativa stabilità del numero dei soci, ove una leggera flessione (cancellazione dalla lista di soci che non hanno versato quote per almeno cinque anni) è stata ampiamente compensata da nuove iscrizioni, soprattutto di giovani che nella nostra associazione intravedono nuove opportunità, a loro avviso promettenti, di impegno scientifico.
Alto è il prestigio del collegio dei nostri Soci onorari, che formano una componente senior dell’associazione che di anno in anno si arricchisce di nuovi studiosi italiani ed europei. Verso essi si dirige una promessa ancora non mantenuta, ovvero – come già detto nella relazione presentata alla precedente Assemblea – l’organizzazione di un convegno sullo stato del diritto pubblico comparato in Europa in cui i relatori siano esclusivamente, appunto, nostri Onorari. La mancanza di fondi è l’unica causa che, al momento, impedisce la realizzazione di questo incontro il cui valore culturale sarebbe di grande momento, ma che il Devolution Club, associazione povera, non può ancora permettersi.
Altri impegni sono ancora in corso di realizzazione o in sospeso, ovvero
- la formalizzazione dell’adesione collettiva alla IACL (International Association of Constitutional Law): ancora non sono stati stabiliti contatti con la remota segreteria di questa organizzazione internazionale la cui connessione amplierebbe di molto il nostro raggio d’azione. L’attivazione del contatto per il 2017 è stato affidato a Maria Dicosola (Bari), a cui è stata affidata la Tesoreria dell’associazione (ma resta da chiarire se l’adesione risulti ancora vantaggiosa) ;
[ADESIONE IACL SOSPESA: SI RINVIA AL 2018]
- un’incisiva riorganizzazione del website: alcuni interventi sono stati fatti a cura di un giovane socio, Simone Gianello (Milano) il quale ha accettato questo incarico e insieme al webmaster si sta occupando dell’aggiornamento del sito. Ulteriori miglioramenti dovranno essere apportati nel 2017 per rendere la nostra comunicazione ancora più incisiva, e per raggiungere questo obiettivo, riorganizzando questo mezzo di comunicazione che è vitale per un’associazione che abbia le nostre ambizioni scientifiche e i nostri collegamenti internazionali, si desidera affiancare all’attuale incaricato un piccolo gruppo di soci appartenenti alle nuove generazioni che meglio di noi anziani sappiano padroneggiare il mezzo telematico e accrescerne l’efficacia ;
[PUNTO APPROVATO CON FORMAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO]
- i club locali che, formati in via sperimentale, danno contributi ancora discontinui o deboli: in alcuni casi vi sono situazioni di difficile coordinamento di soci numerosi e dispersi tra più Università (es. Roma, Milano), in altri la denominazione “club” è appena formale; e pertanto non si può dire che questo esperimento di federalizzazione associativa sia giunto a quel livello di efficacia che ci proponevamo. Ma non intendiamo rinunciare a questo esperimento.
Per quanto concerne il finanziamento delle nostre attività, si rinvia all’apposita relazione di Tesoreria sui conti associativi.
Si risparmia ai presenti la solita lamentela sull’andamento della quotazione associativa, giacché non la lentezza/incompletezza della raccolta delle quote annuali si è sensibilmente ridimensionata, consentendoci di affrontare, purché siano finanziati con parsimonia, gli impegni di spesa per le attività primarie. Continua tuttavia la cancellazione dalla lista dei soci, fortunatamente non molti, che sono morosi per oltre cinque anni. È stato detto più volte in passato: il Devolution Club non intende essere un’associazione di massa, né tanto meno di mera apparenza.
Nondimeno, questo che potrebbe sembrare un classico cahier de doleance non va letto in termini negativi. Da un lato, un numero consistente di soci segue con attenzione e partecipazione le proposte del Devolution Club, nuovi se ne sono aggiunti per il 2017, e altri sono in arrivo. Pertanto non si dubita che, con la collaborazione di chi nel Direttivo o tra i soci è disposto a rinforzare l’associazione impegnandosi nella realizzazione degli obiettivi comuni, i principali punti critici della nostra esperienza associativa saranno affrontati per il meglio.
È dunque tale il momento migliore per informare l’Assemblea, nella certezza della sua approvazione, della disponibilità a entrare nel Direttivo che è stata offerta da Ugo Bruschi (Ricercatore di Storia del Diritto medievale e Moderno nell’Università di Bologna) e di Angelo Rinella (Ordinario di Diritto Pubblico Comparato, già Preside della Facoltà di Giurisprudenza della LUMSA e tra i fondatori del Devolution Club).
Si comunica anche l’accoglienza tra i Soci Onorari del Prof. Anton Muscatelli, Principal dell’Università di Glasgow, e attualmente Presidente dello Standing Council on Europe, collegio indipendente di esperti che l’Esecutivo scozzese ha istituito nel giugno 2016 per monitorare la posizione della Scozia devoluta nel percorso verso la Brexit); e del Prof. Joseph Jaconelli, autorevole costituzionalista nella School of Law dell’Università di Manchester e recentemente, per il valore delle sue pubblicazioni, nominato Doctor in Law a Oxford.
. [ANCHE IL PROF. GIACOMO MARRAMAO ACCETTA DI ESSERE SOCIO ONORARIO]
ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2016-INIZIO 2017
- PROGETTI DI RICERCA
Su questo argomento, una nota molto negativa.
Quella aspettativa di «nuove politiche ministeriali di incoraggiamento della ricerca scientifica», che compariva nella relazione all’Assemblea 2016, è stata drasticamente delusa.
Infatti il PRIN 2015 “Devoluzioni e separatismi. Le tendenze centrifughe dei regionalismi europei: un’analisi costituzionale”, che era una diretta proiezione dell’impegno del Devolution Club, è stato escluso dal finanziamento.
Come già illustrato alla scorsa Assemblea, vi concorrevano 12 unità locali (Bari, Bergamo, Brescia, Genova, LUISS Roma, Milano Bicocca, Napoli Federico II, Sassari, Siena, Teramo, Torino e Udine) e il progetto era il prodotto di un’intensa elaborazione di comuni obiettivi di ricerca. L’aver lavorato in questo modo, ovvero con una fitta consultazione tra tutti i coordinatori delle unità e un’elaborazione corale delle diverse parti progettuali, ha almeno risparmiato a chi scrive il peso di un individuale senso di colpa di sentirsi responsabile di aver condotto verso il disastro decine di aderenti al PRIN. Tuttavia la condivisione di questa bruciante delusione è una ben magra consolazione.
D’altra parte la ferale notizia dell’andamento del PRIN 2015 si è estesa a uno scenario ben più vasto, dal momento che pressoché tutti i PRIN di carattere giuridico sono stati esclusi dal finanziamento. Questa assurda situazione ha ampiamente motivato una unanime reazione negativa dei giuristi di ogni settore circa l’esito dell’attività di valutazione e inevitabilmente, andando a monte, circa il metodo – ammesso che vi sia stato un metodo non solo coerente, ma anche equo – che è stato applicato alla valutazione. Questo metodo è ancora oscuro, e fortissimi dubbi sussistono sulla sua correttezza.
In altre parole, una cosa è essere esclusi dal finanziamento ministeriale perché il proprio PRIN è stato posto a confronto con altri e giudicato meno meritevole può oggettivamente dispiacere: se altri PRIN del proprio settore sono stati finanziati, ciò significa che è stata effettuata una comparazione e che il proprio Progetto è stato considerato meno meritevole (con Macbeth, si potrà tutt’al più dire «le battaglie si vincono e si perdono» e pazientare per il futuro). Ma altra cosa è se un’intera branca del sapere è totalmente tagliata fuori, nel qual caso è naturale che si dubiti seriamente che il procedimento di valutazione sia stato manchevole, illogico, o affidato a mani incompetenti o non imparziali.
E comunque, se qualcosa di positivo è emerso da questa deludente congiuntura, è il desiderio di non fermarsi. Riusciremo comunque a fare molto con il poco, e da alcuni coordinatori delle unità giunge l’intenzione di nuovamente progettare sul tema. È infatti innegabile che la questione del dilagante separatismo regionalista in Europa, e delle sue radici populiste e nazionaliste che si proiettano sulle scelte politiche e costituzionali, merita un interesse che va tenuto vivo.
- SEMINARI E CONVEGNI DEL 2016
Incontri organizzati in proprio dal Devolution Club o in collaborazione con altri partner :
- X Seminario annuale “Splendore e miserie della comparazione giuridica” (Roma, 18 marzo)
Si ripropone all’Assemblea questo incontro, di cui era già stato detto nella scorsa relazione, perché è importante sottolineare con una doppia citazione che i Seminari annuali sono contemporaneamente un punto di sintesi tra l’anno associativo che si conclude e l’avvio del nuovo anno. La Lectio Magistralis impartita da Paolo Ridola (Univ.di Roma Sapienza) ha consentito di impostare in chiave problematica il quesito “metodo o scienza?” che, sulla natura intrinseca del diritto comparato, non cessa di essere divisivo tra gli addetti ai lavori.
Organizzazione = Devolution Club / Sede = LUISS.
- Seminario “Reinventing Upper Houses: the Case of the UK and Italy” (Roma, 23 febbraio)
Seminario-Tavola rotonda a carattere comparatistico sulle seconde Camere nei sistemi parlamentari britannico e italiano, con particolare riguardo al loro funzionamento e alle rispettive ipotesi di riforma. Con relazione centrale di Peter Leyland (SOAS Londra) e interventi, in qualità di discussants, di Eduardo Gianfrancesco, Cesare Pagotto, Giovanni Rizzoni e Alessandro Torre. Presidenza di Nicola Lupo e conclusioni di Carmela Decaro.
Organizzazione = CESP LUISS-Devolution Club (N.Lupo) / Sede = LUISS.
- XI Colloquio costituzionalistico italo-britannico “Judicial Review of Legislation in Italy and the United Kingdom” (Londra, 13 giugno)
Come di consueto, questo ricorrente appuntamento londinese è organizzato in cooperazione con l’Istituto Italiano di Cultura e con la UK Constitutional Law Association. imperniato su due relazioni dall’Italia (Paolo Passaglia – Univ.Pisa) e dal Regno Unito (Merris Amos – Queen Mary Univ.London) sul tema comune., sul ruolo di discussant affidato a Peter Leyland (SOAS London) e con la presidenza di Sebastian Payne (Univ.of Kent, Canterbury – Chairman della UKCLA). Nel dibattito finale il tema del sindacato giurisdizionale sulle leggi, incluso in contesti i costituzionali diversamente caratterizzati, ha rivelato elementi che si orientano nel senso del riconoscimento alle Corti di una pregnante fisionomia di garanti della costituzionalità. Questi elementi sono emersi dalle due relazioni “The Italian Way to Make a Centralized System of Judicial Review Coexist with Decentralized Guardians of the Constitution (Passaglia) e “Disaster? Could be Improved? Or just right?The review of legislation using the Human Rights Act 1998” (Amos).
Organizzazione = Devolution Club (A.Torre) / Sede = Istituto Italiano di Cultura, Londra
- I Colloquio costituzionalistico italo-irlandese “The Referendum Machinery in Italy and Ireland” (Dublino, 14 giugno)
Primo (e si spera non ultimo) incontro con i costituzionalisti irlandesi su un tema di stretta attualità e di considerevole pregnanza costituzionale in entrambi i Paesi, il Colloquio è stato organizzato in cooperazione con l’University College Dublin e con l’ospitalità dell’Istituto Italiano di Cultura. Presidenza condivisa tra Roberto Borrello e John O’Dowd (UCD), e discussant Claudio Martinelli. Ampio dibattito finale sulla base delle relazioni di Giulio Salerno (Univ. Macerata), “Constitutional referendum in Italy”, e di Bláthna Ruane (UCD) “Brief Overview of Constitutional Referenda in Ireland”
Organizzazione = Devolution Club (R.Borrello) / Sede = Istituto Italiano di Cultura, Dublino.
- Seminario “La conseguenze del referendun Brexit sulla Costituzione del Regno Unito” (Milano, 7 luglio)
Questo Seminario, che si pone in continuità con quello tenuto nella medesima sede sul tema “La Costituzione britannica nel 2015” (21 maggio 2015), ha operato come workshop finale di una riflessione che nelle settimane precedenti era già stata avviata monitorando il referendum con cui il Regno Unito si è orientato per il recesso dall’Unione Europea. Organizzato con tempestività (infatti, a pochi giorni dalla celebrazione del referendum, è stato, a quanto risulta, il primo tenuto in Italia su tale argomento), è stato condotto, con elevata presenza di pubblico, con la presidenza di Claudio Martinelli e interventi di Giulia Caravale, Francesco Clementi, Justin Frosini, Carlo Fusaro, Simone Gianello, Alessandro Torre e Giulio Vigevani.
Organizzazione = club di Milano (coord.: C.Martinelli). / Sede = Dip. di Giurisprudenza – Univ. di Milano Bicocca.
- Seminario “Common Law. Protagonisti e idee nella storia di un sistema giuridico (Roma, 21 novembre)
Organizzato come presentazione del volume avente lo stesso titolo (e pubblicato nella collana Nuovi studi…, 2015, il Seminario è stato organizzato in memoria di Francesco de Franchis, illustre docente di diritto inglese nella LUMSA. Punto centrale di questo incontro a vocazione comparatistica è stata la relazione di Vincenzo Zeno-Zencovich (Presidente AIDC) “Prospettive non ortodosse sulla comparazione civil-common law”, e i successivi interventi hanno coinvolto i co-autori che hanno partecipato alla composizione del volume. Presidenza: Angelo Rinella.
Organizzazione = LUMSA-Devolution Club.
Sede = Dipartimento di Giurisprudenza – LUMSA.
- V Convegno “Sicurezza, legalità, sviluppo: economia globalizzata, terrorismo e interesse nazionale nel Mediterraneo (Bari, 24-25 novembre)
Quinto incontro convegnistico sulla questione securitaria in Italia e nell’Unione Europea, a cui di consueto il Devolution Club, affiancandosi ad altre associazioni , partecipa segnalando relatori e, ove occorrente, con la presidenza di una sessione.
Organizzazione: Assoc. “Apulia” con supporto esterno Club di Bari.
Sede: Università di Bari “Aldo Moro” – Sala Magna Ateneo.
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Nei mesi che in hanno preceduto il referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre 2016 il Devolution Club ha diradato la sua attività seminariale, ma molti dei suoi soci – e tra questi diversi componenti del Direttivo – hanno preso parte a una considerevole quantità di seminari distribuendosi, a seconda dei loro orientamenti scientifici e/o politici (e in alcuni casi molto attivamente avendo aderito ai diversi Comitati contrapposti), tra le opzioni del “Sì” e del “No”.
Lo stesso Devolution Club, sebbene la sua vocazione pluralista certamente se ne sarebbe giovata, non ha attivato sul merito della riforma alcun proprio canale di dibattito, evitando di aggiungersi ai forum telematici che a vari livelli hanno meritevolmente animato il confronto italiano sull’importante voto referendario e sulle sorti della Costituzione che ne sarebbero derivate.
IN PROGRAMMA PER IL 2017
Con l’odierno XI Seminario annuale “Democrazia degli antichi, democrazia dei moderni” (Roma, 24 marzo 2017), che si fonda sull’autorevole Lectio Magistralis di Giacomo Marramao (univ. Roma Tre), si segna il passaggio a un interessante 2017 associativo.
È evidente che il Devolution Club si stia attualmente proponendo come un think tank in prima fila nell’analisi della Brexit, snodo storico che dal Regno Unito si ripercuote sull’intera Unione Europea.
Questo impegno della nostra associazione, che è riconosciuto da molti interlocutori, si sviluppa in modo diffuso, coerentemente con la sua vocazione per gli studi di diritto costituzionale del Regno Unito che sono focalizzati sui mutamenti storici della statualità britannica, con un attivo contributo al dibattito nazionale che si esprime attraverso:
- appositi incontri seminariali in Italia e nel Regno Unito (in programma nel 2017 ma v. anche 2016) ;
- partecipazione individuale di suoi soci, diversi anche facenti parte del Direttivo, a Seminari, Convegni o Tavole rotonde ;
- intenso scambio di documentazioni e collaborazioni con studiosi britannici e con colleghi italiani che stanno trascorrendo periodi di ricerca in Università del Regno Unito ;
- attività editoriale con la collana “Nuovi studi…”: il nostro volume collettivo sulle conseguenze costituzionali della Brexit né sarà la testimonianza più indicativa.
Copiosa è inoltre la produzione di scritti, di cui sono autori soci del Devolution Club, che su diversi aspetti della Brexit sta apparendo su Riviste (anche telematiche) di grande diffusione. Ovviamente non sempre questi contributi ci sono esplicitamente richiesti in nella nostra qualità di membri del Devolution Club, ma è innegabile che questi coinvolgimenti siano altrove, almeno in parte, il frutto anche dell’intenso confronto sviluppatosi in alcuni circoli dell’associazione che più direttamente si stanno occupando della questione. Insieme ai seminari, questa attività di scrittura rientra nel più ampio contesto della riflessione su temi costituzionali britannici che da oltre un decennio trova origine nel Devolution Club.
Già nel futuro prossimo questo nostro impegno sta per tradursi in due occasioni di incontro:
- Seminario “Brexit: conseguenze per l’Unione Europea e per il Regno Unito” (Bolzano, 27 marzo)
Organizzato principalmente dall’EURAC Research questo incontro si colloca nell’alveo di un articolato dibattito che vede in prima fila il Devolution Club. Con la presidenza di Sara Parolari (EURAC Research), con le relazioni di Maria Caterina Baruffi dall’Univ. d Verona (La Brexit nella prospettiva del diritto dell’Unione Europea), Marco Goldoni dall’Univ.di Glasgow (La Brexit e le sue procedure interne: la sentenza Miller della Corte Suprema) e Claudio Martinelli (La Brexit e il suo impatto sulla devolution). Discussant: L. Antoniolli (Univ.Trento); conclusioni: Francesco Palermo (EURAC e Univ. di Verona).
Organizzazione: EURAC e Club di Bolzano
Sede: EURAC Research – Sala Seminario 1 – Bolzano.
- XII Colloquio costituzionalistico italo-britannico “Facing Up Brexit. UK and Italian Constitutional and Legal Perspectives” (Londra, 12 giugno)
Organizzato secondo i canoni tradizionali in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e con la UK Constitutional Law Association, questo Seminario affronta un tema cruciale con lo scopo di consolidare i rapporti tra culture giuridiche che con la Brexit rischiano di divaricarsi. Secondo programma, la relazione dell’Italia sarà presentata da Marta Cartabia (Univ.Milano Bicocca – Giudice costituzionale) e quella britannica da Sebastian Payne (Univ. del Kent, Canterbury – Presidente della UKCLA). Alla presidenza: Claudio Martinelli. Discussant, Peter Leyland.
L’incontro avrà luogo come sempre nel pomeriggio. Nella mattinata dello stesso giorno è in progettazione una visita ufficiale alla UK Supreme Court, con incontro con uno dei suoi giudici.
Organizzazione: Devolution Club (A.Torre)
Sede = Istituto Italiano di Cultura, Londra – 39, Belgrave Square.
Questi gli incontri già pronti. Un altro è in preparazione o in progetto:
- II Colloquio costituzionalistico italo-irlandese (???), (Dublino+Belfast, 13 o 14 giugno?)
Questo secondo Colloquio, che secondo le nostre intenzioni verterebbe anch’esso sulla Brexit, è stato programmato ma ancora dall’Irlanda (in particolare dall’UCD) mancano notizie che possano dare lumi sulla sua effettiva realizzazione che in origine, aderendo a una proposta irlandese, era prevista in forma itinerante tra Dublino e Belfast.
Organizzazione: Devolution Club (R.Borrello)
Sede = Istituto Italiano di Cultura, Dublino + Belfast
[CONTATTI STABILITI CON IL PROF. FEDERICO FABBRINI DELLA DUBLIN CITY UNIVERSITY, MA IL SEMINARIO NON È FATTIBILE IN TEMPO RISTRETTI E LO SI RINVIA AL 2018]
- Seminario sulle conseguenze della Brexit sulla questione indipendentistica scozzese (data da definire)
L’idea di questo incontro è ultimamente scaturita dalla notizia che il Governo scozzese a guida nazionalista, come reazione all’attivazione dell’art.50 che apre il passo all’abbandono britannico dell’UE, ha annunciato la volontà di dare luogo a un secondo referendum indipendentistico. Questo Seminario consentirebbe di focalizzare la questione del recesso britannico dall’UE nelle sue dirette conseguenze sulla Scozia della devolution anche nella prospettiva dell’attuazione di un secondo referendum che determini l’indipendenza dell’area e l’alternativa tra la sua richiesta di ingresso nell’Unione o dell’adesione all’area di libero scambio del Nord Europa.
Organizzazione: Devolution Club (C.Martinelli, A.Torre)
Sede = da definire (Milano, Bologna o altra)
È probabile che altri incontri – organizzati, perché no? dai club locali – venendo in calendario nel corso dell’anno, o che arrivino nuovi inviti a trattare la questione in seminari o convegni organizzati da altri in Università o Istituti di ricerca.
Per il momento, tuttavia, un impegnativo “lavoro in corso” è una nuova sortita editoriale che sta producendo il volume;
C.Martinelli (cur.), Il referendum Brexit e le sue ricadute costituzionali , Maggioli, 2017
che, inserito nella Collana “Nuovi studi di diritto pubblico estero e comparato”, potrebbe essere ufficialmente presentato a Londra in occasione del XII Colloquio costituzionalistico.
Questo volume, che è iscritto in Collana con il numero 14, prosegue una linea di ricerca che si articola in due volumi: A.Torre, J.Frosini (cur.), Democrazia rappresentativa e referendum nel Regno Unito (n.2012 – 1); e A.Torre (cur.), Il Regno è ancora Unito? Saggi e commenti sul referendum scozzese del 18 settembre 2015( 2016, n.13). Prezioso è il coinvolgimento di un collettivo di autori in cui è preminente la provenienza associativa, e ai quali ogni volta si associano diversi altri che collaborano con entusiasmo al lavoro comune. Questi i loro nomi: Davide G.Bianchi, Marina Calamo Specchia, Giulia Caravale, Giuliana Carboni, Matteo Carrer, Justin Frosini, Simone Gianello, Claudio Martinelli, Pamela Martino, Gaetano Marzulli, Francesca Rosa,Alessandro Torre e Silvio Troilo.
Infine, nel caso che effettivamente prenda forma il secondo referendum scozzese sull’indipendenza (anch’esso un derivato del percorso britannico verso la Brexit) non è da escludersi, ed anzi dovrebbe essere accuratamente pianificata, una “missione” del Devolution Club in Scozia, presumibilmente da collocarsi nel mese in cui l’eventuale voto popolare avrà luogo. [PRESUMIBILE RINVIO A 2019]
Analogamente, uno sguardo informato verso la questione delle conseguenze della Brexit in Irlanda del Nord e in Galles non dovrebbe essere ignorato. Tuttavia questi impegni potranno realizzarsi se saremo riusciti a dare un’adeguata risoluzione a due questioni che sono al momento problematiche: 1) il reperimento di fondi; 2) l’individuazione di responsabili delle singole “missioni”.
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Ma di certo a Brexit, il sistema costituzionale del Regno Unito e le tematiche della devolution non esauriscono l’impegno del Devolution Club, che si vorrebbe proiettato anche verso altri scenari.
Alcuni incontri sono programmati per il 2017, ma ancora in preparazione:
- I Seminario costituzionalistico italo-spagnolo
Con programma da concordare, si prevede il coinvolgimento di colleghi di Università iberiche secondo modalità in corso di definizione. Con qualche probabilità questo incontro, anziché avere luogo in Spagna, potrebbe avere luogo in Italia. Lavori in corso.
Organizzazione: Devolution Club (S.Bonfiglio) / Sede: Spagna o Roma?
[NESSUNA DISPONIBILITÀ SU VALENCIA – SI PROPONE DI PRENDERE CONTATTO CON IL PROF. IGNACIO TORRES MURO – UNIV. MADRID COMPLUTENSE]
- II Seminario italo-scozzese (Edimburgo + Glasgow) (autunno?)
L’idea di questo incontro (che idealmente si inserirebbe in un percorso iniziato con il Colloquio “Devolution and Fiscal Federalism in Italy and the United Kingdom: Sardinia and Scotland Face to Face”, Edimburgo, settembre 2010, ma lasciato in sospeso) nasce dalla constatazione che esiste ormai in Italia una consistente produzione di studi di diritto e di storia costituzionale sul sistema scozzese, apparsa in ampi volumi collettivi, riviste giuridiche e storiografiche . Questi scritti, ai quali hanno dato il loro contributo diversi nostri soci, stanno meritando l’interesse di diversi nostri interlocutori scozzesi, che hanno dichiarato la loro disponibilità a presentarli nelle Università di Edimburgo o Glasgow . Il progetto è stato da poco avviato.
Organizzazione: Devolution Club (Martinelli + Torre) / Sede: Università di Edimburgo e Glasgow
- Seminario “La Repubblica Partenopea del 1799” (Napoli) (autunno?)
È un seminario lungamente preannunciato ma ancora da realizzare, e la cui concretizzazione è collegata alla pubblicazione, nella collana “MarcoPolo” (E.S.I.) degli Atti del Seminario “Magna Carta e common law nell’ordinamento inglese” (25 marzo 2015) organizzato dalla sezione napoletana del Devolution Club. Questo incontro potrebbe essere un’occasione per celebrare la memoria del recentemente scopparso Avv. Gerardo Marotta, animatore dell’Istituto di Studi Filosofici napoletano..
Programma da definire .
Organizzazione: Club di Napoli (S.Prisco) [DA VERIFICARE] / Sede: Università di Napoli “Federico II”.
- Seminario su Sent. C.Cost. 42/2017 (Roma?)
La proposta di questo incontro, giunta nella fase di scrittura di questa relazione, verte sulla recente decisione della Consulta che ha affrontato la questione dell’‘uso della lingua italiana nelle Università, e potrebbe essere un momento di riflessione sugli orientamenti culturali dell’insegnamento superiore nel nostro Paese, utile sia ai soci del Devolution Club ( che provengono da 45 tra Università e Istituti di ricerca), sia al grande pubblico.
Programma da concordare.
Organizzazione: Devolution Club (N.Lupo) . [DA VERIFICARE] / Sede: LUISS
- Convegno internazionale “Lo status costituzionale delle Forze armate in Europa” (titolo provvisorio – Roma, autunno?, 2017 o prima metà 2018)
Convegno di ampio respiro e molto impegnativo, che dal 2015 è tra le previsioni del Devolution Club e che era slitttato verso la prima metà del 2017, ma che attende ancora la costituzione di un Comitato scientifico (alcune disponibilità già raccolte) e la definizione delle fonti di finanziamento. Il suo programma consiste in un’indagine comparativa sulla fisionomia costituzionale degli apparati militari in alcune democrazie nell’area europea (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Portogallo, ev. Spagna).
Organizzazione: Devolution Club (A.Torre) e Stato Maggiore Esercito – Sede: LUISS [DA VERIFICARE PREVIA PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO DI CONVEGNO + COMITATO SCIENTIFICO]
ATTIVITÀ EDITORIALE
Nella Collana “Nuovi studi di diritto pubblico estero e comparato” (Maggioli):
- Torre, J.O.Frosini (cur.), Democrazia rappresentativa e referendum nel Regno Unito, 2012 ;
- Di Gregorio, A.Vitale (cur.), Il ventennale dello scioglimento pacifico della Federazione ceco-slovacca. Profili storico-politici, costituzionali, internazionali, 2013 ;
- Torre (cur.), Costituzioni e sicurezza dello Stato, 2013 ;
- Bruschi, Rivoluzioni silenziose: l’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act, 2014 ;
- Martino (cur.), I giudici di common law e la (cross)fertilization: i casi di Stati Uniti d’America, Canada, Unione Indiana e Regno Unito, 2014 ;
- Filippini (cur), La Comunità di Stati Indipendenti a più di venti anni dalla dissoluzione dell’Urss, 2014 ;
- Martino, Centri e periferie del potere nel Regno Unito: le nuove dimensioni di un antico confronto, 2014 ;
- R.Scotti, Il costituzionalismo in Turchia fra identità nazionale e circolazione dei modelli, 2014 ;
- Abbracciavento (commento e traduzione), William Searle Holdsworth: Charles Dickens storico del diritto, 2015;
- Torre (cur.), Common Law. Protagonisti e Idee nella storia di un sistema giuridico (studi in memoria di Francesco de Franchis), 2015 ;
- VV., Le trasformazioni costituzionali del secondo millennio. Scenari e prospettive dall’Europa all’Africa, 2016,
- De Grazia, La retroattività possibile. Le “lois de validation” in Francia e le leggi di interpretazione autentica in Italia nella giurisprudenza delle Corti nazionali e della Corte di Strasburgo (2016) ;
- Torre (cur.), Il Regno è ancora Unito? Saggi e commenti su referendum scozzese del 18 settembre 2014 (2016) ;
In corso di edizione:
- Martinelli (cur.), Il referendum Brexit e le sue ricadute costituzionali (2017)
In programma:
- Calamo Specchia, E. Ceccherini (cur.) Volume “del Decennale” (titolo provvisorio) (*)
- Fabiano, P. Martino, Accesso alle Corti costituzionali e funzione “democratica” della motivazione (titolo provvisorio) ;
- Orrù, A.Torre (cur.), Dimensione provinciale e governo multilevel in Italia e nell’Unione Europea (titolo provvisorio) ;
- Alicino, V.R.Scotti (cur.), Gli elementi essenziali della definizione giuridica della religione (titolo provv.) – in inglese ;
- De Luca (commento e traduzione), J.-L. de Lolme, La Constitution d’Angleterre ;
(*) la scarsa disponibilità di fondi ancora consiglia prudenza nell’attivare questo volume che sarebbe finanziato integralmente dall’associazione. Esso avrà la fisionomia di un reader in cui si raccolga una selezione di papers, relazioni, saggi, ecc., proposti al Devolution Club nel periodo 2006-16 in poi; ma la maggiore difficoltà attualmente consiste, più che nel finanziamento, nel materiale reperimento dei testi, che formano un giacimento di inediti di considerevole valore scientifico e che in parte sono stati cancellati o in forma di semplici appunti.
Il Devolution Club è presente sullo sfondo di un’ulteriore, impegnativa operazione editoriale che si propone di dare un significativo contributo agli studi britannici in Italia: tale il volume collettivo “Storia costituzionale britannica attraverso i Primi ministri” (titolo provvisorio) che raccoglierà saggi dedicati ai 54 premier che da Robert Walpole a Theresa May si sono avvicendati nel Regno Unito. I saggio sono stati affidati a singoli autori, con termine per la consegna al 30 settembre 2017.
La pubblicazione del volume è prevista per il 2018 con la Wolters Kluwer-Cedam, e il suo finanziamento, secondo il consueto metodo della “colletta” che ha consentito la pubblicazione degli altri volumi collettivi che sono espressione dell’impegno della nostra associazione, di certo rivelerà ancora una volta lo spirito di solidale condivisione che innerva le azioni del Devolution Club.
SOLIDARIETÀ PER LA TURCHIA
Di recente, con l’Informa/Soci n.119 dell’1 marzo, è stata lanciata tra i Soci la International Call for Solidarity che invita a sensibilizzare le proprie Università sulla repressione della libertà di pensiero e di insegnamento che l’odierna autorità di governo della Turchia sta compiendo nei riguardi della comunità scientifica del Paese.
Su questo punto è stata diffusa un’ampia documentazione elaborata da Tania Groppi.
Anche alla luce dell’imminente referendum turco da cui esito potrebbe scaturire un’ulteriore accentuazione in senso fortemente presidenzialistico degli equilibri di potere nel sistema costituzionale, e delle crescenti tensioni che sulla questione si stanno ripercuotendo in Europa, anche il Devolution Club (una cui socia è attualmente titolare di un contratto di ricerca presso un’Università turca) è chiamato a dare il suo contributo.
MANDATI PER IL DIRETTIVO
Da questa relazione emergono alcune linee generali di lavoro per il Direttivo, e per l’associazione tutta, che si possono puntualizzare in alcuni mandati ampi :
- proseguire la lettura dei separatismi europei, dei loro collegamenti con le diverse strutture di multilevel government e delle relative implicazioni costituzionali, eventualmente promuovendo un nuovo PRIN o seguendo altre forme di finanziamento della ricerca ;
- approfondire la riflessione sulla metodologia della comparazione giuridica e sulla storia costituzionale ;
- realizzare gli impegni contenuti nella rubrica “In programma per il 2017”
- migliorare il rendimento del website devolutionclub.it, con revisione della sua struttura [per finanziare questo punto è stata proposta e approvata una modifica del contro previsionale 2017, elevando l’importo da € 800,00 a € 1300,00; la differenza è stata finanziata trasferendo l’importo relativo all’adesione IACL, che per tale motivo risulta sospesa].
Si invita l’Assemblea ad aprire il dibattito su questa relazione e ad approvarla.
Roma, 24 marzo 2017
Per il Consiglio Direttivo:
Alessandro Torre
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RELAZIONE APPROVATA ALL’UNANIMITÀ DEI PRESENTI
Consiglio Direttivo del Devolution Club
Salvatore Bonfiglio (Univ. Roma Tre)
Roberto Borrello (Univ. Siena)
Marina Calamo Specchia (Univ. Bari)
Carlo Casonato (Univ. Trento)
Eleonora Ceccherini (Univ. Genova)
Francesco Clementi (Univ. Perugia)
Justin O.Frosini (Univ. Milano Bocconi)
Tania Groppi (Univ. Siena)
Nicola Lupo (LUISS Roma)
Claudio Martinelli (Univ. Milano Bicocca)
Bernardo G. Mattarella (LUISS Roma)
Luca Mezzetti (Univ. Bologna)
Laura Montanari (Univ. Udine)
Francesco Palermo (Univ.Verona)
Valeria Piergigli (Univ. Siena)
Alessandro Torre (Univ. Bari)
Nuovi Consiglieri (appr. Assemblea 24/3/2017)
Ugo Bruschi (Univ. Bologna)
Angelo Rinella (LUMSA Roma)
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